ROMA – Convert Italia, società romana da 30 anni attiva nel settore del fotovoltaico, pagherà l’Imu ai suoi dipendenti. La proposta solidale viene dal presidente e amministratore delegato Giuseppe Moro che, in un’intervista al Corriere della Sera ha detto: ” Quando abbiamo saputo che tornava l’Ici abbiamo visto che sarebbe stato doloroso per operai che guadagnano 1400-1600 euro al mese”.
Mai regalo di Natale fu più gradito per i circa 35-40 dipendenti coinvolti che hanno un reddito complessivo fino ai 65 mila euro. Restano, naturalmente, esclusi i dirigenti che “non ne hanno bisogno”. L’esperimento costerà a Moro tra i 60 e i 100 mila euro, che precisa: “Su questo rimborso infatti noi ci pagheremo le tasse, visto che è considerato come un bonus”.
Per l’anno 2012, ai dipendenti con figli a carico sarà rimborsato il 100% dell’Imu, a quelli senza figli il 70%, fino a un massimo di duemila euro. La mossa concreta viene da un’azienda che a fine 2011 fatturerà un 8% di utili. L’imprenditore illuminato però avverte: “Lo faremo per il 2012, poi ci tareremo perché non possiamo ripeterlo tutti gli anni, anche se le cose per il nostro settore non stanno andando malissimo”.
E’ un uomo consapevole della sfida che il Paese deve affrontare e dello sforzo collettivo che va compiuto per uscire dalla crisi: “La manovra ci serviva, la cosa peggiore sarebbe stata cadere nel baratro che ci hanno fatto intravedere. E’ una pillola amara ma va presa sperando di guarire e andare avanti, E senza cercare di salvaguardare ciascuno solo il proprio giardinetto. Noi l’anno scorso abbiamo riconosciuto ai dipendenti un bonus del 3% per la crecita della società e da anni finanziamo in Malawi un progetto della Comunità di Sant’Egidio”.
Se è vero che il limite tra solidarietà e marketing certe volte può essere sottile, la notizia rappresenta senz’altro un’iniezione di fiducia, foriera del buon esempio.