ROMA – Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata italiana presso la Santa Sede, ha una nuova illuminazione artistica grazie a Enel X, la business line per i servizi energetici avanzati del Gruppo Enel, che ha realizzato un innovativo progetto orientato alla sostenibilità attraverso la sostituzione delle tecnologie tradizionali con tecnologie LED all’avanguardia. Un unicum di luce diffusa avvolge gli esterni di Palazzo Borromeo e l’implementazione di nuovi centri luminosi nella corte interna consente di far emergere la profondità spaziale dando risalto ai volumi e alle linee architettoniche. L’installazione di 180 punti luce LED per una potenza complessiva di 4.1 kW e una durata media dei corpi illuminanti di 60mila ore consentirà inoltre un risparmio energetico del 69%.
“Siamo lieti di aver contributo a un progetto innovativo e sostenibile in grado di valorizzare la bellezza rinascimentale di Palazzo Borromeo in occasione anche delle celebrazioni del 90° Anniversario della Firma dei Patti Lateranensi e del 35° Anniversario dell’Accordo di modificazione del Concordato” ha commentato Francesco Venturini, responsabile Enel X. “Una nuova illuminazione che coniuga efficienza e sostenibilità, tutelando il patrimonio artistico che il palazzo ospita”.
“L’innovativo progetto realizzato da ENEL X si inserisce nella cornice di importanti lavori di abbellimento, restauro e conservazione del Palazzo che grazie al generoso contributo di aziende italiane e alla sinergia tra pubblico e privato siamo riusciti a portare a termine in vista delle celebrazioni di questa importante ricorrenza” ha aggiunto l’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, in occasione dell’inaugurazione della nuova illuminazione nella giornata di ieri.
L’intera opera impiantistica realizzata da Enel X prevede sorgenti a LED ad alta resa cromatica e temperatura di colore di 2700 K. Nel rispetto del patrimonio architettonico di Palazzo Borromeo sono stati utilizzati prevalentemente i posizionamenti dei centri luminosi e apparecchiature dal minimo ingombro visivo ma capaci di valorizzare il costruito attraverso la qualità e naturalezza della luce bianca. Gli androni interni voltati a botte, nei quali sono stati mantenuti gli stessi punti di alimentazione del vecchio impianto, sono interessati da un flusso di luce diretta più consistente, così da indicare il percorso principale che conduce alla “Cappella San Carlo Borromeo” e allo “Scalone” di accesso al piano nobile.
l concept illuminotecnico dello scalone d’ingresso a due rampe è stato completamente rivisitato scegliendo una illuminazione indiretta in grado di “lavare” in modo uniforme le superfici della volta a botte, le pareti laterali e il calpestio. Infine al piano nobile, un re-lamping ad alta resa cromatica con adeguate integrazioni di apparecchi LED di tipo museale, ha permesso una valorizzazione degli spazi architettonici e artistici.