Acea, l’azienda del gas e della elettricità di Roma, raddoppia gli utili e sui giornali, specie quelli romani, specie il Messaggero (e forse si può capire) e Repubblica (e in questo caso possono solo vergognarsi) il trionfalismo dà persino fastidio.
Nessuno ricorda gli articoli di pochi mesi fa, sulle pratiche non entusiasmanti messe in atto da Acea, riassunte in una formula: “bollette pazze”.
Nessuno chiede se ci sia relazione fra quelle bollette e quegli utili.
Nessuno chiede se le nuove raffiche di conguagli per migliaia di euro a utente che arrivano in questi giorni siano compatibili con gli impegni presi da Acea con l’Autorità competente.
Il rapporto con gli utenti, attraverso anonimi e insopportabili call center, sono di stampo borbonico, con uno spruzzetto di latino, solve et repete,
Il sindaco di Roma non si preoccupa di tutelare i cittadini, pensa solo alla sua parte del bottino.
Capite perché i cittadini non comprano più i giornali? E perché pochi voteranno ancora Marino?