Avvenire critica la manovra: 'Correggere gli errori'

ROMA, 5 LUG – ''Dalle pieghe dei provvedimenti destinati a mantenere il piu' possibile in ordine i malmessi equilibri contabili del Bel Paese emergono particolari sconcertanti''. Lo scrive il direttore di Avvenire Marco Tarquinio in un editoriale dal titolo ''Errori da correggere'' che critica la manovra economica.

''Si possono chiedere, in forma di ticket, sacrifici probabilmente inevitabili ma certo pesanti e amari ai malati, si possono, e forse si devono, bloccare per un altro anno il turnover e gli aumenti di stipendio nella pubblica amministrazione, e si puo' persino decidere che in questo Paese, dove l'evasione fiscale e' ancora e sempre scandalosa, i 'ricchi' a cui chiedere di piu' siano i pensionati che incassano trattamenti previdenziali da 1.428 euro lordi al mese'', scrive Tarquinio.

Tuttavia, ''non si capisce perche' i tagli ai costi della politica siano invece tutti orientati al futuro e debbano ridursi, qui e ora, alla sola riduzione dei voli di Stato'', prosegue l'editoriale. ''E soprattutto non ci si capacita del motivo per cui in una manovra cosi' aspra e dura, e in un momento cosi' complicato per l'Italia e per la stessa maggioranza che la governa, debba saltar fuori una norma che in se' puo' avere una logica ma che oggi appare tagliata su misura per una vicenda, il lodo Mondadori, che riguarda un'azienda di famiglia del premier''.

''Tutto si puo' capire – conclude Tarquinio – ma non tutto si puo' spiegare e accettare. E gli errori si correggono''.

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