Crimea. Gazprom chiede accesso a giacimenti gas nel mar Nero, incognite per Eni

Piattaforma per ricerca gas nel ma Nero
Piattaforma per ricerca gas nel ma Nero

RUSSIA, MOSCA – Ora che la Russia si è annessa la Crimea, scatta la caccia ai tesori della penisola, a partire da quelli energetici nascosti nel mar Nero, con l’incognita per le major straniere, come l’Eni, che avevano firmato accordi con Kiev. La russa Gazprom, ovviamente, ”è stata la prima ad avanzare la richiesta” di accedere ai depositi di gas e petrolio nelle acque territoriali di Crimea, ha reso noto a Ria Novosti Rustam Temirgaliev, vicepremier dell’auto proclamata repubblica di Crimea, che ha deciso di nazionalizzare tutte le proprietà statali ucraine, comprese le compagnie energetiche.

Con ogni probabilit� Eni, come la francese Edf e l’americana Exxonmobil, dovranno rinegoziare con Mosca e forse anche con le autorità locali gli accordi firmati con Kiev, secondo il sito specializzato Neftegas.ru Lo scorso novembre il Cane a Sei Zampe aveva siglato un accordo con il governo ucraino per l’esplorazione e lo sviluppo di un’area situata nelle acque del Mar Nero, che si estende su un’area di 1.400 kmq al largo della Crimea orientale, e che include i giacimenti di Subbotina, di Abiha, Maiachna e Kavkazka.

Proprio martedi in un’intervista alla Bbc il numero uno di Eni, Paolo Scaroni, aveva detto: “Per questo blocco abbiamo concluso il negoziato con il governo precedente ucraino, ora siamo nel mezzo di avere l’ assegnazione del blocco senza sapere a chi appartiene, ma non abbiamo ancora pagato il bonus”. Eni era operatore, con una partecipazione del 50%, di una joint venture composta anche da EdF (5%) e dalle aziende statali ucraine Vodi Ukraini (35%) e Chornomornaftogaz (10%). I giacimenti in acque profonde del Mar Nero, secondo alcune stime, dovrebbero custodire tra i 4.000 e i 12.000 miliardi di metri cubi di gas. L’accordo prevedeva investimenti per 4 miliardi di dollari e un investimento minimo di 350 milioni di dollari nel primo periodo da parte di Eni ed Edf.

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