Ecco i nuovi biocarburanti che sostituiranno la benzina

ROMA, 21 GIU – I biocarburanti di seconda generazione, quelli cioe' che non competono con le risorse alimentari, potrebbero gia' sostituire in Italia tutti i carburanti da combustibili fossili. Lo ha affermato Michelle Marrone, ingegnere del gruppo Mossi-Ghisolfi, nel corso di un convegno sul ruolo della chimica nell'energia organizzato a Roma dal Cnr e dall'Airi, l'Associazione Italiana per la ricerca sull'Energia.

Nella seconda meta' del 2012 in Italia entrera' in produzione il piu' grande impianto per la produzione di bioetanolo al mondo, che utilizzera' come materia prima la paglia di scarto e la canna di fosso (Arundo Donax), frutto della ricerca del Gruppo Mossi-Ghisolfi: "Questo e' un esempio del fatto che il bioetanolo di seconda generazione e' gia' una realta' – ha spiegato Michelle Marrone – secondo i nostri calcoli al momento si utilizza solo l'1% delle risorse disponibili in questo campo, quindi con un uso estensivo, e con i motori adatti che gia' esistono sul mercato ma che in Italia non ci sono, si potrebbero sostituire tutti i carburanti senza interferire con i cicli produttivi dell'agricoltura".

Durante il convegno sono state presentate diverse altre ricerche in cui la chimica gioca un ruolo chiave nell'energia, dalle nuove celle fotovoltaiche organiche ai progetti per biocarburanti dalle alghe: "La chimica ha un ruolo sia in tutti i processi tradizionali che in quelli del futuro – ha spiegato Renato Ugo, presidente dell'Airi – attualmente ci sono diverse centinaia di milioni di euro impiegate nella ricerca, ma la cifra deve essere rivista al rialzo dopo l'uscita dal nucleare".

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