Enel: boom solare Italia, a Catania megafabbrica pannelli

CATANIA – In Italia e' boom del solare e, a Catania, nasce la piu' grande fabbrica di pannelli fotovoltaici. A inaugurare l'impianto, insieme a Sharp e Stm, e' l'Enel (attraverso la controllata Enel Green Power), che guarda in questi giorni alla Sicilia anche per un'altra grande realizzazione, il rigassificatore di Porto Empedocle sul quale e' attesa la sentenza del Consiglio di Stato il prossimo 19 luglio.

''L'energia solare – ha spiegato l'ad del gruppo elettrico, Fulvio Conti – ha conosciuto una crescita straordinaria'' e l'Italia e' ormai ''il secondo Paese in Europa per capacita' installata'': basti pensare che a fine giugno era stato gia' superato l'obiettivo nazionale al 2020 di 8 GW e che nell'ultimo semestre, con 5mila MW di capacita' installata, l'Italia ha coperto un sesto di quanto fatto in Europa negli ultimi 10 anni.

''Proseguendo di questo passo – ha illustrato Conti – possiamo stimare che arriveremo fino a 30 GW al 2020''.

E' in questo scenario che si giustifica l'investimento da 400 milioni di euro iniziali (70 milioni ciascuno, piu' 49 milioni di incentivo pubblico e il resto di project finance) della 3Sun, la joint venture tra i tre gruppi che, nel cuore dell'Etna valley, in posizione strategica nel Mediterraneo, ha inaugurato un avveniristico impianto: la fabbrica, nella fase iniziale, occupera' 280 risorse qualificate e altrettante nell'indotto, e avra' una capacita' produttiva di pannelli fotovoltaici di 160 MW all'anno, che potra' essere incrementata nel corso dei prossimi anni a 480 MW l'anno. Una grande opportunita' per la Sicilia, come hanno riconosciuto con entusiasmo il governatore Raffaele Lombardo, il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli e il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione.

Ma non e' l'unica scommessa che l'Enel vuole giocarsi sull'isola. ''Abbiamo previsto – ha sottolineato Conti – ulteriori investimenti nella regione per circa 1,5 miliardi entro il 2015''.

Il grosso, 800 milioni, sara' destinato al rigassificatore di Porto Empedocle, se il Consiglio di Stato, il prossimo 19 luglio, dara' il via libera dopo la bocciatura del Tar. L'Enel spera ovviamente in un si' perche', ha spiegato Conti, l'opera porterebbe ''tanto lavoro e risponderebbe alla necessita' di diversificare le fonti energetiche sciogliendoci dall'abbraccio dei tubi che vengono dal Nord Africa''.

D'accordo sull'importanza del progetto anche Lombardo, secondo cui ''sarebbe molto grave se il sindaco di Agrigento insistesse nella sua opposizione''. E' stato proprio quel comune, insieme ad alcune associazioni ambientaliste, a spuntarla davanti al Tar del Lazio e a bloccare l'opera, per la cui realizzazione, adesso, l'Enel si affida a Palazzo Spada.

Gestione cookie