Enel boom: titolo sopra i 4 euro. Mai così dal 2011 grazie al calo del debito

Enel boom: titolo sopra i 4 euro. Mai così dal 2011 grazie al calo del debito
Fulvio Conti, ad di Enel (foto Lapresse)

ROMA – Il titolo Enel ha preso il largo e torna ai livelli dell’estate 2011 con le azioni ormai stabili sopra i 4 euro. Dopo l’annuncio del Piano industriale avvenuto il 12 marzo, il titolo del Gruppo energetico ha registrato in borsa un +8% e inanellato le revisioni delle stime dei broker in positivo. Per il 55% degli analisti il giudizio è buy e il rally di Enel trova conferma anche nei nuovi target price decisi dalle banche d’affari: JP Morgan è passata da 3,3 a 4,3 euro; UBS ha fissato a 4,25 euro, Intermonte a 4,5 euro.

A convincere i mercati e spingere in alto il titolo la riduzione del debito sotto i 40 miliardi e oltre le previsioni degli analisti che ancora a febbraio erano più o meno tutti concordi nel fissarlo attorno ai 40,5 miliardi, l’utile netto ordinario cresciuto del 10,3% e un piano e il target di dividen policy a 0,13 euro per azione. Dati e prospettive che si uniscono al piano industriale al 2018, con circa 26miliardi di nuovi investimenti, la crescita dell’Ebitda sino a 18 miliardi, la riduzione dell’indebitamento finanziario sotto i 36 miliardi.

Con questi numeri Enel sta incassando anche l’apprezzamento degli investitori internazionali che, nella diversificata compagnie azionaria del Gruppo, rappresentano circa l’85% del capitale in mano a investitori istituzionali.

L’AD Fulvio Conti è impegnato in questi giorni in un roadshow tra Londra, New York e Boston per incontrare gruppi selezionati di investitori tra cui Blackrock, Fidelity, Allianz Global Investors, Schroders, Tiaa-Cref, Wellington e Lazard.

Nella tappa in Inghilterra, la prima del roadshow avvenuta già la settimana scorsa, Conti ha raccolto gli apprezzamenti di fondi e asset management. Ora è atteso oltreoceano da dove sono già arrivati giudizi positivi per i risultati raggiunti e per le priorità strategiche indicate dal Gruppo che punta sui mercati emergenti per proseguire la crescita mondiale e sull’innovazione tecnologica per mantenere gli attuali ritmi di sviluppo e diversificazione.

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