ROMA – Enel deve proseguire ''con sempre maggiore impegno, specie nelle presente fase economica, nell'opera di riduzione dell'indebitamento del gruppo''. E allo stesso tempo intervenire ''per contenere il progressivo rilevante aumento dei costi della retribuzione del personale dirigenziale (top management), nelle sue componenti variabili, specie a lungo termine''. E' quanto emerge dalla relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria di Enel per l'esercizio 2010.
La Corte dei Conti, sottolineando l'elevato indebitamento del gruppo ''pur se in diminuzione'', rileva come ''il costo complessivo del personale del Gruppo Enel, e' rimasto sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente, pur in presenza della diminuzione (-3,6%) dell'organico, a causa dell'incremento degli stipendi e salari, la cui spesa e' cresciuta dell'8,7%; in aumento anche il costo unitario medio del personale (+1,7% per i dipendenti in Italia; +8% quello relativo ai dirigenti)''.
Fra gli altri 'consigli' della Corte dei Conti, quello di ottimizzare ''la struttura della societa', anche allo scopo di contenere il costo del personale dipendente'', di stabilizzare ''la riduzione dei costi per consulenze e prestazioni professionali, attraverso l'impiego delle risorse interne'', e di continuare ''l'azione per il recupero crediti al fine di ottenere introiti che si rivelano importanti nel quadro dell'indebitamento del Gruppo''.