Nel primo trimestre 2022 Enel ha realizzato un risultato netto ordinario del gruppo per 1.443 milioni di euro (1.214 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +18,9%) e un Ebitda ordinario a 4.486 milioni di euro (4.199 milioni di euro nel primo trimestre 2021, +6,8%). Lo comunica la società indicando un risultato operativo a 2.679 milioni in crescita del 4,4% rispetto ai 2.565 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi sono stati 34.958 milioni di euro (18.490 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +89,1%).
Tutti i numeri del primo trimestre
Nella nota sui conti del primo trimestre, approvati dal cda presieduto da Michele Crisostomo, Enel aggiunge che l’indebitamento finanziario netto a 59.130 milioni di euro (+13,8%) è dovuto principalmente per gli investimenti del periodo pari a 2.533 milioni di euro (+24,5%), incremento principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati Finali. L’aumento del margine operativo lordo ordinario (Ebitda ordinario), spiega il gruppo, “è principalmente attribuibile all’incremento nelle attività di Generazione Termoelettrica e Trading, pari a 1.173 milioni di euro, prevalentemente in Italia e Spagna per la maggiore produzione di energia elettrica da fonte convenzionale e per il risultato netto derivante dalle strategie di copertura del rischio prezzo su commodity; alla variazione positiva di Enel X, pari a 259 milioni di euro, principalmente per la già citata plusvalenza derivante dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet (220 milioni di euro)”.
Variazioni positive che spiega il gruppo energetico, “hanno più che compensato la riduzione del margine nei Mercati Finali, pari a 788 milioni di euro, dove gli incrementi nelle vendite di energia elettrica e gas sono stati più che compensati dai maggiori costi di approvvigionamento in Italia e Spagna, nonché dal mancato adeguamento delle tariffe in Romania”. Inoltre, è stato compensato “il decremento del margine in Enel Green Power, pari a 327 milioni di euro, prevalentemente per effetto in Italia, della minore produzione idroelettrica legata alla scarsa idraulicità del periodo, parzialmente compensata dalla maggiore potenza efficiente netta installata e in Spagna, della riduzione della produzione idroelettrica, dovuta alla scarsa idraulicità del periodo”. Tali effetti negativi, precisa Enel, hanno più che compensato il miglioramento del margine in Brasile e in Nord America per effetto delle maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a seguito dell’entrata in esercizio di nuovi impianti.
Le parole dell’Ad Francesco Starace
Nel primo trimestre “la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico”. Così Francesco Starace, Ad del gruppo Enel spiegando che “grazie all’integrazione del gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica e all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su Ebitda e utile netto ordinario per il 2022”.