Enel, utile in calo nel 2012: pesa la Spagna

ROMA – Enel chiude il 2012 con un utile netto di 865 milioni (-79% rispetto ai 4,1 miliardi del 2011) su cui pesa soprattutto la svalutazione, per oltre 2,5 miliardi, delle attività di Endesa Iberia. I ricavi sono ammontati a 84,9 miliardi (+6,8%), mentre è diminuito del 3,8% l’indebitamento netto, arrivato a 42,9 miliardi di euro. Lo rende noto il gruppo in occasione della presentazione del piano strategico 2013-2017, aggiungendo che il dividendo proposto per l’esercizio è di 0,15 euro ad azione (0,26 nel 2011).

Nell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012, l’ebitda (margine operativo lordo) è ammontato a 16,7 miliardi di euro, in calo del 4,9% rispetto ai 17,6 miliardi del 2011. L’ebit è invece diminuito del 31,4%, attestandosi a 7,7 miliardi, dagli 11,3 miliardi dell’anno precedente. L’ebit, spiega Enel, ”è inclusivo degli adeguamenti di valori dell’avviamento per 2,58 miliardi di euro, prevalentemente riferito alle attività di Endesa in Spagna e Portogallo”. La vendita di elettricità è aumentata dell’1,6%, soprattutto grazie alle maggiori quantità vendute all’estero (America Latina, Russia e Francia) che hanno compensato la contrazione dei volumi nella penisola iberica e in Italia. La produzione è aumentata invece dello 0,6%, anche in questo caso in calo in Italia e in crescita (+3%) all’estero.

L’utile ordinario di Enel nel 2012 è sceso del 14,9% a 3,45 miliardi di euro. Per tutto il periodo del piano l’azienda conferma la politica dei dividendi con un pay-out pari almeno al 40% dell’utile netto ordinario. Nei 5 anni 2013-2017, Enel prevede un”rafforzamento della struttura patrimoniale, anche attraverso un piano di cessioni per circa 6 miliardi ed emissione di strumenti ibridi per circa 5 miliardi”. Lo si legge nel piano industriale del gruppo che conferma anche il livello di investimenti annunciato già lo scorso anno.

“Nel corso del 2012 Enel ha conseguito risultati in linea con gli obiettivi indicati al mercato, sia in termini di margine operativo lordo sia in termini di indebitamento finanziario netto, pur continuando ad operare in un contesto macroeconomico sfavorevole, particolarmente in Italia e Spagna”, dice l’ad del gruppo Fulvio Conti, commentando in una nota i risultati finanziari e spiegando in particolare che in Spagna “il peggioramento dei flussi di cassa attesi, conseguente ai provvedimenti regolatori emessi dal governo nel corso del 2012, unitamente al deterioramento del quadro economico di riferimento, hanno reso necessario un adeguamento di valore dell’avviamento associato alle attività di Endesa nella Penisola Iberica”.

Il piano strategico presentato da Enel per i prossimi 5 anni è ”solido come una roccia” e, nonostante ”la fumata nera dei mercati”, grazie al piano ”uscirà una fumata bianca”, ha detto ancora Fulvio Conti, sottolineando il pieno impegno della società a raggiungere i risultati previsti al 2017. ”Consideriamo il nostro impegno come una religione”, ha sottolineato.

Tra le priorità strategiche dell’azienda c’è l’incremento degli investimenti nei mercati in crescita dell’Est Europa e dell’America Latina, nonché nelle energie rinnovabili Con riferimento ai mercati in crescita, il nuovo piano industriale prevede un incremento pari al 2,5% degli investimenti complessivi rispetto al piano 2012-2016. In particolare, gli investimenti dedicati allo sviluppo passeranno da circa 8,7 miliardi di euro del piano precedente a circa 9,4 miliardi del piano attuale. La capacità installata passerà da 38 GW nel 2012 a 43 GW nel 2017.

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