Energia, l’Authority blocca Terna: “Non può produrre”

Pubblicato il 25 Maggio 2011 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Terna faccia il suo mestiere e lasci produzione e vendita dell’elettricità a chi di dovere. È questo il succo del parere inviato al governo dal presidente dell’ Authority per l’ Energia. Con un documento dettagliato Guido Bortoni spegne le velleità dell’azienda guidata da Flavio Cattaneo che, utilizzando il tema della sicurezza energetica e facendo leva sulle correzioni apportate nel 2010 alla concessione di gestione della rete, vorrebbe mettere un piede nel mercato della vendita e produzione.

Dopo la fumata nera dell’incontro avvenuto il 24 maggio al ministero dello Sviluppo economico tra le società aderenti ad Assoelettrica e Terna, il parere dell’Authority giunge come un definitivo stop al tentativo di Terna che secondo Bortoni non ha semplicemente ragione di essere. Perché? La nota afferma che l’azienda che gestisce la rete non può avere interesse nella produzione di elettricità. O meglio. Nel documento inviato al governo, Bortoni afferma in modo perentorio che “Terna, quale concessionario della trasmissione e dispacciamento non può esercitare in alcun modo l’ attività di produzione né avere interessi in tale attività”.

Nonostante Terna ribadisca che il suo ingresso nella produzione e vendita sarebbe solo marginale e servirebbe a migliorare il funzionamento della rete e anche a calmierare i prezzi, l’Authority è convinta che “le necessità di eventuali sistemi di accumulo importanti per la sicurezza del sistema e per integrare le rinnovabili possono essere individuate dalla società guidata da Flavio Cattaneo, ma vanno inserirti in un piano approvato da Governo e Authority e soprattutto vanno gestiti da operatori terzi individuati con delle gare”.

Per l’Authority al divisione tra produzione, vendita e trasporto, introdotta in Italia con l’apertura dal mercato elettrico, non può essere bypassata come niente fosse e il “regime di assoluta separazione del TSO da ogni interesse nell’attività di produzione” è un elemento fondamentale per il sistema energetico del Paese.

Per realizzare il binomio maggiore produttività-sicurezza energetica l’Authority vuole evitare espedienti precari che alterano il mercato, ma chiede procedure “concorrenziali, trasparenti e non discriminatorie”. Su questo fronte individua due esigenze da conciliare. Da un lato “la sicurezza di funzionamento di parti del sistema elettrico nazionale” dall’altro “il pieno sfruttamento delle fonti di energia primaria nazionale”.

Per l’Authority una soluzione “più economica, efficiente e di minor impatto rispetto alla realizzazione di una linea potrebbe venire dallo sviluppo di sistemi di accumulo, batterie e pompaggi”, la cui efficacia dipende dalla loro “localizzazione e dimensione”. Terna è il soggetto che può disporre delle informazioni sulla “localizzazione degli impianti rinnovabili, lo sviluppo della rete e come e dove evolverà la domanda e la generazione convenzionale”. Insomma l’azienda guidata da Flavio Cattaneo ha già tutti gli elementi per svolgere il suo oneroso compito senza mettere il becco nella produzione.