Incentivi alle rinnovabili, Bruxelles incalza l’Italia

ROMA – Agire con cautela ”nel considerare misure che possano avere ripercussioni sugli investimenti giàè effettuati” e attuare la direttiva europea ”in maniera stabile e prevedibile”: con una lettera di due pagine inviata da Bruxelles il Commissario europeo all’Energia Gunther Oettinger rivolge al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani in tema di incentivi alle rinnovabili.

Nella lettera, che è stata resta nota dal sito specializzato Qualenergia.it, Oettinger spiega che i suoi uffici ”sono stati contattati da un numero elevato di operatori a proposito delle riforme ai sistemi d’incentivazione per le fonti rinnovabili attuate in vari Stati membri” e ricorda che ”le modifiche alla disciplina degli incentivi per le rinnovabili che compromettono direttamente o indirettamente investimenti in corso sollevano serie preoccupazioni tra gli investitori, sia nazionali che internazionali”. Le conseguenze di tali modifiche sugli investimenti nel settore europeo delle rinnovabili, aggiunge, ”destano la mia preoccupazione”.

La principale novità è del decreto sugli incentivi presentato il 18 aprile è che fino al 2013 gli incentivi al fotovoltaico avrebbero una riduzione modesta per i piccoli impianti fino ai 200 chilowatt di potenza, ma un taglio più sostenuto per le centrali solari più grandi. Poi si passerebbe a un incentivo legato all’andamento dei costi, secondo il modello tedesco.

Oettinger invita il governo italiano a stare attento non compromettere gli investimenti nel settore delle rinnovabili, investimenti che potrebbero essere messi in discussione dal nuovo decreto, e invita a rendere trasparenti gli obiettivi italiani al 2020 con incentivi chiari e stabili. Il commissario teme per la frenata del fotovoltaico, e ricorda nella lettera che l’Italia “è tenuta a raggiungere la quota del 17% dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili entro l’anno 2020. Come indicato nel piano d’azione nazionale per le energie rinnovabili”.

Per questo, scrive, “è fondamentale che il governo italiano crei quanto prima un quadro interno d’incentivazione chiaro, stabile e prevedibile per garantire lo sviluppo delle rinnovabili, senza correre il rischio che i necessari investimenti privati siano rimandati e diventino più costosi, ostacolando così il raggiungimento del suddetto obiettivo”.

La lettera del commissario europeo arriva mentre i dipendenti delle aziende dell’energia  pulita, e soprattutto del fotovoltaico, decidono di scioperare a sostegno del settore. Per il 20 aprile Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil hanno indetto una manifestazione

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