Eni, firmato accordo con il Kazakhstan

Pubblicato il 14 Dicembre 2011 - 08:38 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Le società del consorzio Karachaganak (Kpo), Bg ed Eni co-operatori con il 32,5%, Chevron (20%) e Lukoil (15%) hanno siglato ad Astana un accordo vincolante con la Repubblica del Kazakhstan per la chiusura di tutti i contenziosi e l’ingresso nel consorzio della compagnia di Stato kazaka KazMunaiGas.

L’accordo rappresenta un importante passo avanti per il rafforzamento della cooperazione tra le parti a sostegno degli sviluppi futuri del campo, spiega Eni, da cui è atteso un sostanziale incremento della produzione di liquidi e di gas.

Oltre all’ingresso di KazMunaiGaz nel consorzio con il 10%, per un controvalore di 1 miliardo di dollari, la Repubblica del Kazakhstan renderà disponibile una capacità di trasporto nell’oleodotto Cpc che potrà arrivare a 2 milioni di tonnellate all’anno dei liquidi prodotti a Karachaganak, fino alla scadenza della concessione fissata al 2037. L’accordo diventerà effettivo entro il 30 giugno 2012.

Karachaganak è un giacimento giant che produce petrolio, condensati e gas naturale con riserve recuperabili stimate in 5 miliardi di boe (barili equivalente di petrolio). La produzione di Karachaganak nell’anno è stata di 228 mila barili/giorno di liquidi (65 mila in quota Eni) e 23 milioni di metri cubi/giorno di gas naturale (circa 7 milioni in quota Eni).

L’ingresso della compagnia di Stato kazaka KazMunaiGaz nel consorzio Karachaganak Petroleum Operating (Kpo), in cui partecipa anche l’Eni, avverrà con la cessione pro-quota da parte delle società del consorzio del 10% del progetto, per un corrispettivo netto di 1 miliardo di dollari.

Il pagamento avverrà tramite un finanzialmento del consorzio alla Repubblica del Kazakhstan e verrà ripagato dai ricavi relativi al 10% acquisito dalla controparte kazaka. Lo si legge in una nota.