Eni, Romani a Mosca: "Nessun dubbio sul South Stream"

MOSCA – Il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani ha riconfermato e rilanciato oggi nella sua visita a Mosca l'importanza strategica del gasdotto South Stream e delle varie partnership industriali bilaterali o degli investimenti italiani in Russia, compreso l'ultimo annunciato recentemente dalla Fiat (un miliardo di euro per uno stabilimento da 120 mila vetture l'anno).

''Quello di oggi e' l'aggiornamento di un'agenda continuamente in fieri, con la discussione di temi concreti sullo sfondo degli straordinari rapporti politici e personali tra i nostri due governi'', ha spiegato alla stampa nella residenza dell'ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi.

''La partita vera si gioca in campo energetico'', ha sottolineato Romani, che oggi ha incontrato ben quattro ministri russi: Viktor Kristenko (industria e commercio), Elvira Nabiullina (sviluppo economico), Serghiei Shmatko (energia) e Igor Shiogoliev (tlc).

''Il South Stream, che vedra' il coinvolgimento della Saipem, e' un investimento da 30 miliardi di euro per trasportare dalla Russia in Europa 63 mila miliardi di metri cubi di gas, una risorsa tornata ancora piu' importante dopo la svolta sul nucleare'', ha osservato.

''Il gasdotto ci garantira' le forniture di metano contro ogni rischio sulla sponda meridionale del Mediterraneo'', ha proseguito, ricordando che non e' ''in alternativa al Nabucco''.

''Le alternative al gas russo, ossia il gas azero e turkmeno, presentano limiti e difficolta', quindi nessun dubbio sul South Stream, anzi cercheremo di sostenere le ragioni anche in Europa, laddove si cerca di rendere meno determinante la fornitura di gas e petrolio russo'', ha aggiunto.

Romani ha ricordato poi gli altri temi affrontati nei colloqui di oggi: dal futuro stabilimento Fiat a Nizhni Novgorod (''siamo molto grati che la Russia abbia accolto con grande favore questo progetto''), alle tlc (con l'interessamento di Rayway e Dmt alla tv digitale russa), da alcuni investimenti comuni (in Libia e Turchia) all'automazione delle poste russe (da parte di una societa' Finmeccanica), dall'aviazione (il superjet 100 tra Sukoi e Alenia, l'elicottero Aw 139 Agusta Westland), sino alla recente diatriba sui dazi sul vino.

''E' un Paese che cresce molto, credo che faremo molta strada insieme'', ha concluso.

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