Germania, ecco la moschea eolica

ROMA, 14 GIU – Dai minareti di una moschea a una pista ciclabile al tetto di uno stadio. Le possibilita' di produrre energie rinnovabili sembrano essere limitate solo dalla fantasia dei progettisti, e si moltiplicano gli esempi in tutto il mondo di microimpianti che sorgono nei posti piu' strani.
L'ultimo esempio in ordine di tempo e' quello presentato dal Guardian , che riguarda una moschea che verra' costruita in Germania con delle pale eoliche inserite nei minareti: l'iniziativa da 2,5 milioni di euro vedrà la luce nella cittadina di Norderstedt, vicino ad Amburgo, grazie a un progetto dell'architetto amburghese Selcuk Ünyilmaz. I due minareti alti 22 metri verranno sormontati da pale di 1,5 metri di lunghezza, che in alcune ore del giorno creeranno un gioco di luce, e produrranno un terzo dell'energia necessaria alla moschea. In realta' questo non sara' comunque il primo edificio religioso 'rinnovabile', e il primato in questo senso spetta probabilmente alla Citta' del Vaticano, che ha ricoperto il tetto dell'aula Paolo VI con un impianto fotovoltaico da 221 Kilowatt: "Per l'Italia impianti come quello della moschea tedesca sono meno interessanti, perche' da noi non c'e' molto vento – spiega Edoardo Zanchini, responsabile scientifico di Legambiente – mentre il fotovoltaico ha grandi potenzialita'. La spinta al settore viene anche da una direttiva europea che obbliga entro il 2021 tutti i nuovi edifici ad essere neutrali dal punto di vista energetico, quindi oltre ad essere efficienti dovranno avere un piccolo impianto di energia rinnovabile".
Uscendo dall'ambito 'religioso', le possibilita' per comuni o semplici cittadini di produrre energia sono moltissime: in Olanda ad esempio entro il 2012 la citta' di Krommenie, vicino Amsterdam, costruira' una pista ciclabile pavimentata con pannelli solari in grado di fornire 50 Kwh per metro quadro all'anno, mentre negli Usa si stanno sperimentando gli asfalti che producono energia dal sole progettati dalla Solar Roadways, di cui basterebbero circa 2 chilometri per coprire il fabbisogno di 500 famiglie: "Anche in Italia ci sono diversi esempi di impianti sorti in posti 'bizzarri' – sottolinea Zanchini – i tetti di alcuni stadi ad esempio, come quello di Verona, sono gia' coperti di pannelli, e persino un gestore di una pompa di benzina in Toscana ha installato delle pale eoliche".
Tutte le soluzioni piu' avanzate in questo campo confluiranno nella prima citta' a zero emissioni del mondo, che dovrebbe essere costruita in Giappone, a 50 chilometri da Tokyo, entro il 2014. A realizzarla per circa 3mila persone un consorzio di aziende guidato da Panasonic, che utilizzera' tutti gli accorgimenti possibili per azzerare i consumi, dall'uso estensivo di pannelli e pale eoliche a sistemi 'intelligenti' che aumentano l'efficienza energetica delle case.

Gestione cookie