Energia da vento, sole e letame: in Germania il villaggio autosufficiente

Pubblicato il 22 Giugno 2011 - 09:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un villaggio autosufficiente dal punto di vista energetico: è quello di Treuenbrietzen, settanta chilometri a sud di Berlino.

Alessandro Alviani sulla Stampa racconta che qui, nello stato federale del Brandeburgo, l’intero quartiere di Feldheim è circondato di turbine eoliche. Alla fine degli anni ’90 erano 4, oggi sono 43. Ma non è solo così che Feldheim si aggiudica l’autosufficienza energetica.

A coprire l’intero fabbisogno termico è l’impianto di biogas che funziona grazie al letame di suini e bovini e al mais forniti dalla cooperativa agricola locale. Gli animali danno 3500 metri cubi di letame che producono 4,3 milioni di chilowattora di calore.

In questo modo il calore e la corrente utilizzati dai 150 abitanti vengono autoprodotti qui da fonti rinnovabili e viaggiano attraverso una propria rete elettrica e una di teleriscaldamento sotterranee.

Come sottolinea il sindaco di Treuenbrietzen Michael Knape, “Questo è il centro energetico della Germania. Non ci troviamo certo a Berlino, ma per quanto riguarda il futuro siamo un passo avanti ai berlinesi”.

Per di più, racconta la Stampa, gli abitanti sono tutt’altro che dei fanatici anti-nuclearisti o simil-hippy, ma semplici cittadini “normali” che hanno fondato una propria mini-municipalizzata di cui sono soci grazie ad un investimento di 3mila euro.

Ovviamente per mettere insieme la quota iniziale di 1,7 milioni di euro si sono serviti anche dei fondi europei e di quelli tedeschi, insieme ad un prestito bancario: in questo modo sono riusciti a realizzare la propria rete di riscaldamento.

Al resto c’ha pensato la Energiequelle GmbH, la società che gestisce il parco eolico, creando per 450mila euro una rete elettrica separata.

Da questa operazione i cittadini traggono anche dei vantaggi economici: infatti le 43 turbine eoliche producono ben più dell’energia necessaria al villaggio, che ne consuma solo l’1 per cento (all’incirca 4 milioni di chilovattora all’anno). I cittadini pagano così la loro corrente solo 16,6 cent per chilowattora, il 25% in meno di Berlino. Un prezzo che resterà stabile per dieci anni.

Molti abitanti sono poi i proprietari dei terreni su cui svettano gli impianti eolici. Affittandolo ci guadagnano pure. Come se tutto questo non bastasse, molti giovani, sentito del progetto, hanno deciso di trasferirsi qui: in questo modo è stato anche fermato il calo demografico.