Giubileo: Press Point a Roma, Eni sponsor tecnico

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2015 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA
Giubileo: Press Point a Roma, Eni sponsor tecnico

Giubileo: Press Point a Roma, Eni sponsor tecnico (foto Ansa)

ROMA – Lunedì 21 dicembre 2015 alle ore 14.00, presso la Sala Teatro Santo Spirito in Sassia, in via dei Penitenzieri 14, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Press Point di Roma per il Giubileo. La struttura, attiva dal 5 dicembre grazie alla disponibilità della ASL RM/E e della Regione Lazio, che hanno concesso i locali, e alla collaborazione di Eni, aggiudicataria del bando di sponsorizzazione tecnica indetto dalla Prefettura di Roma nello scorso mese di novembre, costituirà punto di riferimento per gli operatori dei media che intendano interfacciarsi con le Istituzioni italiane in occasione del Giubileo.

All’incontro, oltre al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, hanno partecipato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e lo Chief Services & Stakeholder Relations Officer di Eni, Claudio Granata.

Nel suo breve intervento di saluto, il prefetto Gabrielli ha parlato di iniziativa che “senza le tempistiche notevoli, la grande disponibilità e quella che possiamo definire un’apertura di credito di Agi, sarebbe stato estremamente complicato realizzare quello che è stato fatto, messo in piedi”. Gabrielli ha aggiunto: “Siamo ancora all’inizio, abbiamo mosso il primo passo in maniera positiva. C’è ancora un lungo tratto di strada ma quando i compagni di strada sono aziende come Eni o figure come mons. Andreatta è sempre meno complicato”. Dal prefetto quindi un grazie alla struttura tecnica che ha operato per la realizzazione del Press Point e che vi lavorerà per l’intero periodo giubilare. E parole di apprezzamento, espresse anche a nome del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, sono venute dal dg dell’Asl Rm/E. Tanese ha parlato di “qualcosa di straordinario, la consegna dei locali è avvenuta solo il 26 novembre”, sottolineando quindi lo “spirito di collaborazione tra istituzioni, che è segno di grande capacità di fare le cose quando si vuole fare squadra”.

A sua volta Claudio Granata ha sottolineato che partecipare al Giubileo della Misericordia è “un’occasione davvero straordinaria per Eni”, e uscire dai propri ‘confini’ fisici ed esistenziali, entrare in relazione per condividere, “sono valori universali che coinvolgono tanto le persone – laici e fedeli di ogni credo – quanto le organizzazioni, le istituzioni e le imprese che lavorano e abitano i territori e le comunità”. Granata ha sottolineato che Eni “è una impresa italiana presente in più di ottanta Paesi nel mondo, quindi con una grande vocazione internazionale”, un’impresa “molto sensibile a quel messaggio di responsabilità nei confronti della cooperazione e aggregazione” che questo Giubileo della Misericordia vuole diffondere.

E cooperare significa “agire insieme” nelle realtà dove si opera. L’apertura della Porta Santa a Bangui, nel cuore della Repubblica Centrafricana, “ha dimostrato a tutti che il messaggio della misericordia e della solidarietà non ha un solo ‘centro’ di irraggiamento ma deve essere in grado di raggiungere tutte le periferie del mondo – ha dertto ancora – ed entrambi questi aspetti, quello della relazione così come quello dell’internazionalità sono da sempre al centro dell’azione di Eni, una grande azienda italiana che ha nel suo dna l’attenzione e il rispetto per le culture”. Una cooperazione con i Paesi in cui l’azienda lavora che è stata “avviata dal nostro fondatore Enrico Mattei e da coloro che con lui lavorarono e che noi continuiamo ad alimentare, con le nostre attività e con i nostri progetti di cooperazione e sviluppo sostenibile, ogni giorno con lo stesso impegno”.

E il Giubileo indetto da Papa Francesco “è l’occasione per sostanziare questo modo di fare”. E qui Granata ha ricordato i lavori di recente conclusi della COP21 di Parigi, dove “abbiamo appena contribuito a scrivere, insieme ai grandi del pianeta, una pagina importante nella storia dell’umanità, siglando con altre oil company, un accordo per la riduzione delle emissioni di eccezionale portata. Un accordo che nasce dalle sollecitazioni espresse mesi fa dal Santo Padre nell’enciclica ‘Laudato sii’, salutata anche dal nostro amministratore delegato – sulle colonne dell’Osservatore Romano – come un appello decisivo, quasi un ‘imperativo etico’ a trovare soluzioni globali e condivise non più rimandabili”.

Eni “è in prima fila nel dibattito e vuole, desidera contribuire per la sua parte perché questa rivoluzione morale, auspicata da Papa Francesco attraverso questo Giubileo, si diffonda velocemente. Ce lo ha chiesto di recente proprio il Santo Padre invitando l’economia e le imprese ad una globalizzazione della solidarietà”. Granata ha quindi ricordato le parole del pontefice in quella occasione, “perchè su quelle parole Eni ha scelto di costruire il proprio presente e immaginare il proprio futuro. “L’impresa è un bene di interesse comune. Per quanto essa sia un bene di proprietà e a gestione privata, per il semplice fatto che persegue obiettivi di interesse e di rilievo generale, quali ad esempio lo sviluppo economico, l’innovazione e l’occupazione, andrebbe tutelata in quanto bene in sé. A questa opera di tutela sono chiamate in primo luogo le istituzioni, ma anche gli imprenditori e tutti i soggetti coinvolti non devono mancare di agire con competenza, onestà e senso di responsabilità. L’economia e l’impresa hanno bisogno dell’etica per il loro corretto funzionamento; non di un’etica qualsiasi, bensì di un’etica che ponga al centro la persona e la comunità’. Noi di Eni intendiamo continuare a perseguire questa visione del Santo Padre perché, come recita la nostra campagna di comunicazione appena avviata ‘abbiamo l’energia per vederlo, abbiamo l’energia per farlo'”.

Sul piano operativo, il Press Point conta su un’alta tecnologia degli apparati messi a disposizione: 30 postazioni pc collegate in rete, banda Wi-Fi, una zona stampa e di consultazione dei notiziari, un desk informativo in grado di ospitare fino a 100 giornalisti. L’Agi mette a disposizione dei media – ed è questo uno dei punti forza dell’iniziativa – un’ampia produzione editoriale sia in termini di content making che di assistenza e back-office, collaborando al fianco della Prefettura di Roma e della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede per la diffusione delle notizie sul portale Roma per il Giubileo e sui propri canali (stampa nazionale, regionale e locale, network radio e tv, Pubblica Amministrazione centrale e periferica, mondo politico, economico, sindacale e associazioni, web multilingua e social) così come sul diffuso network internazionale di agenzie partner con cui ha accordi di sinergia editoriale, in molti Paesi nel mondo.