Maltempo, emergenza gas: limiti a industrie per garantire le famiglie

ROMA, 6 FEB –  Via libera alle centrali ad olio e limiti all’uso industriale del gas per tenere al caldo le famiglie. L’emergenza gas, insomma è concreta e reale, come è concreto il rischio che, dall’otto febbraio le scorte non siano sufficienti per coprire tutte le esigenze del territorio italiano.

Così, il  Comitato emergenza,  riunitosi lunedì mattina al ministero dello Sviluppo, ha deciso di attivare la fase di emergenza secondo le procedure previste dall’Unione Europea e di avviare la messa in esercizio delle centrali elettriche ad olio combustibile, che consentiranno di contenere i consumi di gas a uso termoelettrico. L’olio, di norma, è vietato perché più inquinante. I giorni del grande freddo e dell’emergenza, però, suggeriscono di accantonare per qualche giorno la questione ambientale.

Non solo: sempre per contenere i consumi e non lasciare le famiglie a secco nei giorni più freddi dell’anno il comitato ha deciso di imporre limiti all’utilizzo del gas alle industrie. Il tutto, ovviamente, per impedire che le utenze domestiche possano risentire negativamente di un possibile calo delle scorte di gas.

Scorte di gas sufficienti solo fino a  mercoledì. Il consumo di gas ha raggiunto in Italia il record di 440 milioni di metri cubi consumati, livello mai raggiunto in passato. Lo rende noto il ministero dello Sviluppo che parla di “allerta per il picco eccezionale” e annuncia che si stanno “valutando ulteriori misure”. La Russia continua già da qualche tempo a mantenere i rubinetti della Gazprom semichiusi: la riduzione è stata il 5 febbraio tra il 26% delle 16 e il 23% delle ore 19. Così anche se si sono aperti maggiormente i flussi dal Nordafrica è scattata l’allerta. Fino a mercoledì  8 febbraio non ci sarnano problemi. Poi l’Eni potrebbe essere coinvolta nelle misure che deciderà il ministero dello Sviluppo. L’ipotesi peggiore è quella della sospensione temporanea dei contratti con le imprese ”interrompibili”. Lo ha detto il presidente dell’Eni, Paolo Scaroni parlando a Radio 24. che ha detto: “Ci attendiamo e ci stiamo preparando a momenti difficili”.

In una nota il ministero dello Sviluppo ha dichiarato: “Il comitato per il monitoraggio e l’emergenza gas del Ministero dello Sviluppo Economico sta monitorando costantemente lo stato degli approvvigionamenti del nostro Paese, alla luce del perdurare dell’eccezionale ondata di freddo che sta attraversando l’Europa e che nei prossimi giorni potrebbe portare i consumi italiani, secondo le previsioni, a massimi storici mai raggiunti in precedenza (intorno ai 440 milioni di metri cubi al giorno)”.

La nota del ministero continua: “Nell’attuale situazione, che il comitato considera di allerta, per riequilibrare il momentaneo calo di forniture provenienti dalla Russia e dal rigassificatore di Rovigo – quest’ultimo dovuto alle avverse condizioni del mare – dopo aver già aumentato le importazioni da Nord Europa e Nord Africa si sta valutando la possibilità di avviare le ulteriori misure previste sul fronte della domanda diversa dal settore domestico”.

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