Mentre gli ambientalisti sono tenacemente contrari alla costruzione del nuovo gasdotto nel Mar Baltico, gli archeologi sono molto soddisfatti. Il progetto Nord Stream che porterà il gas naturale dalla Russia alla Germania ha portato alla scoperta di dozzine di relitti di navi e di storici manufatti.
Agli inizi degli Anni Quaranta, gli ingegneri del Terzo Reich condussero una serie di esperimenti lanciando nel Baltico bombe Henschel HS 293. Ma gli ingegneri rimasero delusi perchè gli esperimenti fallirono..
Ora, quasi 70 anni dopo, una delle bombe, pesante circa 1.000 kg, è stata trovata lungo il tracciato che seguirà il gasdotto, lungo 1.220 km, che unirà la Germania alla rete russa di gas naturale. Con l’aiuto di una gru l’ordigno è stato rimosso.
Funzionari della Nord Stream, la compagnia che gestirà il gasdotto, hanno tirato un sospiro di sollievo quando la bomba è stata rimossa. Nelle settimane e nei mesi precedenti hanno imparato quanto il Baltico sia inprevedibile quando le sqaudre di costruzione hanno trovato sul fondo macerie e detriti risalenti a secoli orsono.
I resti di mille anni di commerci marittimi e di dozzine di guerre si stanno sbriciolando sul fondo del Baltico. Oltre ad oggetti di grande valore storico e culturale, però, ci sono resti arrugginiti di ordigni al gas venefico, granate e bombe di aeroplani, tutte cose che rappresentano ostacoli alla costruzione del gasdotto.
La Nord Stream sta facendo il possibile per evitare incidenti durante la costruzione del gasdotto, che già rende inquieta molta gente. Il maggior azionista di Nord Stream è Gazprom, il colosso energetico russo, che è tanto potente quanto inscrutabile. E sono molti i tedeschi che si preoccupano di diventare troppo dipendenti dal monopolio russo del gas.