Pannelli solari liberi sui tetti: sembra uno slogan per la transizione energetica, è quello che potrebbe accadere presto. Infatti il decreto legge contro gli aumenti in bolletta prevede che la manutenzione dei pannelli fotovoltaica diventi ordinaria. Questo vuol dire che non ci sarà bisogno di permessi e autorizzazioni speciali.
Un impianto fotovoltaico domestico permette un risparmio in media di 1.500 euro all’anno sulle bollette rispetto al prelievo di energia elettrica dalla rete. Lo dice il Solar Index Italy, uno studio sul mercato italiano del settore.
Fra le novità che emergono dal decreto legge con le “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” c’è anche il calo da 500 a 400 milioni per il bonus elettrico e gas alle famiglie svantaggiate per quest’anno.
Il decreto contro il rincaro delle bollette
Il provvedimento contiene alcune modifiche rispetto a quello approvato dal Consiglio dei ministri il 18 febbraio scorso, come l’articolo 9 sulle “semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”.
Il pacchetto, che approderà in Aula alla Camera il 28 marzo prossimo, prevede interventi per circa 8 miliardi di euro per il 2022 e poco più di 23 miliardi fino al 2032. Per quest’anno 4,51 miliardi sono coperti dal ministero dell’Economia tra fondi da ripartire (1,88), politiche di bilancio (1,63) e tutela della finanza pubblica e competitività e sviluppo delle imprese (1,0).
Pannelli solari liberi sui tetti: sarà manutenzione ordinaria
L’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici viene considerata “intervento di manutenzione ordinaria e non è subordinata a permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso”. Un passo in avanti enorme per la diffusione di pannelli solari sui tetti delle case, stando ai risultati dell’indagine realizzata da Otovo. Indagin ondotta su un campione di 10mila persone residenti fra Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo.
Fra le risorse messe in campo dal decreto legge ci sono, tra le altre, 3 miliardi per contenere l’aumento delle bollette della luce da aprile a giugno, 7,7 miliardi all’automotive da qui al 2030 (700 milioni nel 2022) e quasi 80 milioni di euro per quest’anno a sostegno dell’autotrasporto, 4,1 miliardi fino al 2030 per promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microchip, il rifinanziamento di 150 milioni di euro per il primo semestre del 2022 del Fondo di compensazione per l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione.