Rinnovabili, Italia raggiunge l’obiettivo per il 2020. In Europa primeggia la Svezia

Rinnovabili, Italia raggiunge l'obiettivo per il 2020. In Europa primeggia la Svezia
Rinnovabili, Italia raggiunge l’obiettivo per il 2020. In Europa primeggia la Svezia

BRUXELLES – Nel 2015 la quota di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali nell’Ue ha raggiunto il 16,7%, il doppio rispetto al 2004, quando si attestavano all’8,5%. Lo certificano i dati Eurostat.

Nello stesso periodo l’Italia ha aumentato il contributo delle rinnovabili dal 6,3% al 17,5%, superando in anticipo l’obiettivo al 2020 che era del 17%. Olanda, Francia, Irlanda, Regno Unito, Lussemburgo e Malta sono invece i paesi europei più in ritardo sui target stabiliti dall’Ue.

Analizzando nello specifico i dati pubblicati da Eurostat è possibile notare il grande risultato della Svezia, primatista del continente, in cui alla fine del 2015 la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili ha raggiunto il 53,9% del totale dei consumi. In particolare, Stoccolma ha raggiunto il livello massimo di copertura nel riscaldamento coprendo con fonti rinnovabili il 68,6% dei consumi termici.

Dietro la Svezia si piazzano Finlandia, Lettonia e Austria, rispettivamente con il 39,3, il 37,6 e il 33% di copertura. Nonostante il quarto posto in graduatoria Vienna primeggia per la produzione di energia elettrica green, che alla fine del 2015 copriva il 70% del consumo totale, rispetto a una media europea del 28,8%.

Non in linea con i propri obiettivi invece Paesi Bassi, Francia e Regno Unito. Amsterdam ha infatti raggiunto il 5,8% ed è lontanissima dall’obiettivo del 20% fissato per il 2020. Parigi invece si è fermata al 15,2% e dovrà incrementare le proprie politiche per raggiungere il target per il 2020, al 23%. Non il linea neanche Londra, ferma all’8,2% a fronte di un obiettivo al 2020 del 15%.

Le peggiori percentuali assolute, in ogni caso, le hanno fatte registrare Malta e Lussemburgo, con una percentuale del 5% e un obiettivo al 2020, rispettivamente del 10 e dell’11%, molto difficile da raggiungere.

 

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