Riscaldamenti, quando si accendono? Date e orari regione per regione Riscaldamenti, quando si accendono? Date e orari regione per regione

Riscaldamenti, quando si accendono? Date e orari regione per regione

Riscaldamenti, quando si accendono? Date e orari regione per regione
Un termosifone (foto ANSA)

ROMA – Con l’arrivo del primo freddo, che ha visto scendere i termometri in diverse zone d’Italia anche di dieci gradi, si comincia a pensare all’accensione dei riscaldamenti. Ogni località del nostro Paese ha limitazioni specifiche e per questo motivo la legge ha stabilito sei zone climatiche che hanno diverse date di accensione e spegnimento. Tutto questo non riguarda chi ha un’abitazione con un impianto autonomo.

Ricordiamo inoltre che, durante il periodo di accensione, la temperatura degli ambienti dei singoli edifici viene stabilita intorno ai 20 gradi, con due gradi di tolleranza. Soltanto in caso di eventi climatici straordinari, il sindaco di un Comune che lo ritenesse necessario, può fissare nuove scadenze in base alle esigenze della località in questione. 

L’unica delle zone a non avere un periodo specifico di accensione dei riscaldamenti è la zona F, che comprende le sole province di Cuneo, Belluno e Trento. In queste località la temperatura gradi giorno (che indica la somma – estesa a tutti i giorni dell’anno – delle differenze tra temperatura interna agli edifici e temperatura media esterna) è superiore a tremila gradi, motivo per cui non è prevista nessuna limitazione nell’accensione e nello spegnimento dei riscaldamenti, né sui limiti di ore giornaliere.

Vediamo nel dettaglio le varie zone (comuni e province), le date di accensione dei riscaldamenti e la durata.

Zona E.

Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo,Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna. Per gli abitanti di queste località i riscaldamenti verranno accesi il 15 ottobre e verranno spenti il 14 aprile 2020. La durata giornaliera sarà di 14 ore. 

Zona D.

Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia. In queste località i riscaldamenti potranno essere accesi a partire dal 1 novembre, con spegnimento previsto sempre per il 14 aprile del prossimo anno. Qui la durata giornaliera sarà massimo di 12 ore.

Zona C.

Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa. In queste località si potranno tenere i riscaldamenti accesi per un massimo di 10 ore al giorno: l’avvio degli impianti sarà il prossimo 15 novembre, mentre lo spegnimento avverrà il 31 marzo 2020.

Zona B.

Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento, dove i riscaldamenti potranno essere accesi a partire dal 1° dicembre, fino al 31 marzo prossimo, per una durata di 8 ore al giorno.

Zona A.

Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. Per loro vagono le date della zona B, ossia 1 dicembre 2019 per l’accensione e 31 marzo 2020 per lo spegnimento, con il limite orario giornaliero di sei ore.

Gestione cookie