Scaroni (Eni): “Si possono fare affari all’estero senza tangenti”

ROMA – Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, afferma: “Si possono fare affari all’estero senza pagare tangenti“. Affermazione che arriva 24 ore dopo che Berlusconi aveva invece detto, su per giù: “Se vai nel Terzo Mondo e nei Paesi senza democrazia devi metterti in testa che potrebbe essere necessario ricorrere alle mazzette”. Anche se poi lo stesso Berlusconi ha smentito di aver detto ciò.

Invece Scaroni ci ha tenuto proprio a specificare: ”E’ perfettamente possibile fare business ovunque nel mondo senza pagare tangenti. E se non lo fosse, non lo faremmo dove non lo fosse. Questo deve essere chiaro cristallino”.

”Per assicurare che le nostre azioni fossero in linea con la nostra policy, da quando nel 2005 arrivai in Eni ho fatto in modo che nessun contratto con intermediari fosse effettuato”, ha proseguito Scaroni, che rispondeva a una serie di domande sull’inchiesta Saipem in Algeria.

”La nostra reputazione – ha detto ancora l’ad – è sempre stato uno dei maggiori driver della nostra crescita. Il valore che questo crea ha fatto di Eni una delle maggiori compagnie del nostro settore”.

In particolare, per quanto riguarda Saipem ”quando siamo venuti a conoscenza delle accuse alla fine del 2012, in linea con il nostro ruolo di azionista di maggioranza abbiamo espresso al Cda di Saipem le nostre preoccupazioni suggerendo di prendere le misure appropriate, incluso il possibile cambio di management. Questo passo è rappresentativo del nostro approccio di tolleranza zero sul tema tangenti.

Concludendo, Scaroni ha osservato che ”ogni eventuale condotta illecita dovrà essere valutata dalla magistratura italiana, noi abbiamo pensato che la nostra preoccupazione fosse giustificata dalle questioni che l’indagine aveva sollevato in merito ai processi di Saipem”.

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