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Shale gas: Germania pronta a estrarre. Il fracking riduce dipendenza dalla Russia

di Warsamé Dini Casali |5 Giugno 2014 9:35

Shale gas: Germania pronta a estrarre. Il fracking riduce dipendenza dalla Russia

ROMA – Shale gas: Germania pronta a estrarre. Il fracking riduce dipendenza dalla Russia. Non si tratta solo di politica energetica: Berlino si prepara a rimuovere il bando all’estrazione di shale (il gas di scinto) per migliorare il suo approvvigionamento e ridurre la sua dipendenza dal gas russo e lanciarsi nella corsa competitiva con la manifattura americana. Potenzialmente può contare su 2,3 milioni di metri cubi di gas: il percorso indicato dal Governo, spiega l’edizione di oggi del Financial Times, procederà da uno studio di impatto ambientale che accolga le istruzioni di una nuova legislazione che il gabinetto Merkel discuterà prima della fine dell’estate.

Alla decisione si è giunti sulla spinta dell’industria tedesca che paga un prezzo salato per un costo dell’energia gravato dai sussidi alle energie rinnovabili. Il metodo di estrazione dello shale (si pompa una miscela di sabbia, acqua e agenti chimici) è stato giudicato pericoloso per l’uomo e per l’ambiente a causa proprio degli agenti chimici dai ricercatori americani. Sarà vietato in Germania nelle aree dove i corsi d’acqua sono protetti. Insieme agli ambientalisti, i più convinti oppositori sono i rappresentanti dell’industria della birra, che temono uno scadimento della qualità dell’acqua.

Le cifre del risparmio energetico sono dalla parte della produzione di shale tedesco. Oggi la Germania è il “cliente” più importante dalla Russia (l’accordo con la Cina è stato appena siglato). Berlino prevede di ottenere, tramite il fracking, più del 35% di petrolio e gas direttamente dalla produzione domestica che si concentrerebbe in prevalenza nelle regioni settentrionali. Il dibattito è aperto anche in Europa, sempre per la ragione di diminuire il costo dell’energia (e migliorare la competitività dell’industria), a partire dall’urgenza di liberalizzare il mercato del gas con gli Usa e quindi procedere all’estrazione interna. Le riserve tedesche di gas sono significativamente più ridotte di quelle ingenti di Francia e Polonia, ma da sole basterebbero a fornire un terzo dell’approvvigionamento nazionale. Da un punto di vista geo-strategico, l’implementazione dei processi di estrazione sarà un fattore determinante per riscrivere i rapporti di forza mondiali (“Siamo rovinati”, sintetizzò il principe saudita Al Waleed bin Talal, nipote di re Abdallah considerando l’ignoranza del problema da parte dei suoi connazionali)

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