Terna: divieto totale di produzione

Pubblicato il 31 Maggio 2011 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 31 MAG – Terna non potra' produrre neanche un MW di elettricita' e non potra' farlo neppure temporaneamente, neanche da impianti fotovoltaici o da biomasse. Non poteva essere piu' chiaro il decreto legislativo con cui il governo ha recepito la direttiva Ue sulla separazione delle reti. Un testo che contraddice pero' la convenzione con il gestore che lo stesso esecutivo ha siglato a dicembre scorso e che ora il ministero dello Sviluppo economico sara' costretto a rivedere a stretto giro. Non solo, i sistemi di pompaggio dovranno essere messi a gara e quelli di accumulo, le cosiddette batterie, potranno essere si' realizzati e gestiti da Terna, ma da lei come da tutte le societa' di distribuzione, Enel in testa se interessata. Finisce cosi', con una sostanziale battuta d'arresto delle ambizioni della societa' di gestione della rete, la polemica ad alta tensione che nelle ultime settimane ha visto Terna contrapposta ad Enel e Assoelettrica. In dettaglio, il testo prevede infatti che la societa' non possa ''ne' direttamente ne' indirettamente esercitare attivita' di produzione e di fornitura di energia elettrica, ne' gestire, neppure temporaneamente, infrastrutture o impianti di produzione di energia elettrica''. Per questo entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto legislativo dovra' essere modificata la relativa concessione. La realizzazione e la gestione dei pompaggi (che la stessa Terna, come suggerito dall'Autorita' per l'energia, dovra' individuare in un apposito piano di sviluppo per la sicurezza e l'integrazione delle rinnovabili) saranno affidate in gara. Per quanto riguarda l'ultimo punto controverso, quello delle batterie, Terna potra' realizzarle e gestirle, ma altrettanto potranno fare anche i gestori del sistema di distribuzione. La separazione tra produzione e trasporto viene quindi rafforzata anche prevedendo, cosi' come gia' disposto nella direttiva europea, che Enel non possa entrare nel cda di Terna. ''Prendiamo atto dell'importante e continuo lavoro del Ministro Romani. Rispettiamo le decisioni del cdm'', e' stato il laconico commento della societa' di Flavio Cattaneo, che si puo' comunque consolare oggi con la nomina a Cavaliere del Lavoro. Commentando la vicenda l'ad di Enel, Fulvio Conti, ha invece ricordato che ''le direttive europee prevedono per l' unbundling del soggetto depositario della trasmissione una terzieta' assoluta e il decreto mantiene i confini tra operatore di rete che deve essere terzo, indipendente''. Per Conti, ''la societa' che ha la responsabilita' della trasmissione deve continuare ad essere fuori dalla produzione''. Lo stesso decreto stabilisce infine anche la prevista separazione funzionale di Snam Rete Gas da Eni, che dovra' essere attuata entro marzo 2012. In Italia viene introdotto il modello Independent Transmission Operator, che consente di mantenere l'Impresa Verticalmente Integrata quale soggetto proprietario della societa' che gestisce la rete, garantendone al contempo l'indipendenza, l'autonomia decisionale e la neutralita'. Soddisfatto il ministro Paolo Romani: ''con questo importante provvedimento avviamo una riforma complessiva, e di carattere europeo, di due mercati strategici come quello del gas e dell'energia elettrica''.