Terremoto in Emilia, il Ministero ferma lo stoccaggio del gas a Rivara

BOLOGNA – Il Ministero dell’Ambiente ha rifiutato la richiesta di Erg Rivara Storage di procedere con lo stoccaggio del gas.

Il ministero dello Sviluppo Economico, oltre alla Regione, ha comunicato a Erg Rivara Storage ed al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ”l’intesa negativa della Regione Emilia-Romagna costituisce motivo ostativo all’accoglimento dell’istanza”.

”Si conferma oggi la posizione della Regione. Senza il nostro consenso, non si può fare nessuna attività su quel territorio. Come drammaticamente dimostrato negli scorsi giorni, quel consenso è stato giusto non concederlo, perché la zona, come avevamo scritto in tempi non sospetti, è simicamente attiva e densamente abitata – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli -. La delibera di Giunta con cui lo scorso aprile la Regione Emilia-Romagna ha formalizzato ufficialmente il proprio diniego all’intesa con il Governo, è stata decisiva ai fini del rigetto dell’autorizzazione”.

Corrado Clini aveva già detto nei giorni scorsi di voler fare ulteriori accertamenti sul deposito di gas sotterraneo progettato da Erg Rivara Storage a San Felice sul Panaro, nella stessa area del terremoto di questi giorni.

In febbraio il Ministero dell’Ambiente aveva espresso parere ‘positivo con prescrizioni’ alla perforazione di tre pozzi di ricerca, che devono però essere autorizzati dal Ministero dello Sviluppo economico d’intesa con la Regione Emilia-Romagna, quest’ultima contraria fin dal 2007 all’intero stoccaggio (3,2 miliardi di metri cubi di gas in acquifero profondo, mai realizzato prima in Italia).

Contrari anche i cinque Comuni coinvolti e proprio per il rischio sismico, che la Erg Rivara Storage però non teme. Proprio Erg aveva sostenuto che la progettazione ”ha tenuto conto della possibilità di terremoti di questa intensità, valutandoli come compatibili con la presenza di uno stoccaggio di gas”.

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