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Ue, l’Italia propone la “Borsa europea del petrolio”

di Maria Elena Perrero |1 Febbraio 2011 17:38

Stefano Saglia

ROMA – Il Governo italiano presenterà presto al Consiglio europeo dell’energia il progetto per la realizzazione di una Borsa europea del petrolio, anche in vista dei recenti rincari del prezzo del petrolio. Ne dà notizia un comunicato congiunto del ministero dello Sviluppo economico e dell’Autorità per l’Energia. Obiettivo della proposta è creare un mercato petrolifero stabile, a beneficio sia dei consumatori sia dei produttori e garantire un flusso adeguato di investimenti nel settore.

L’iniziativa, spiega la nota, è nata nel giugno 2009 su impulso del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Saglia, ed è stato sviluppata dall’Autorità.

Il progetto prevede la realizzazione di un mercato regolamentato a livello Ue, aperto a operatori selezionati, gestito da una controparte centrale europea particolarmente affidabile, in grado di dare tutte le garanzie necessarie per negoziare prodotti standardizzati di lungo o lunghissimo termine, con consegna fisica nei Paesi europei.

”La Borsa Europea del petrolio – afferma Saglia – vuole essere un organo che aiuta a negoziare con i Paesi produttori. Infatti i singoli governi non sono nella condizione di poter controllare o trattare il prezzo della materia direttamente con le grandi compagnie internazionali”.

Il petrolio, osserva il presidente dell’Autorità, Alessandro Ortis, ”sta toccando nuovi allarmanti picchi, perciò il progetto Borsa europea mira a promuovere una trasformazione dell’attuale non-mercato di barili di carta in un mercato di barili veri, efficiente, regolato e monitorato” per ”contenere l’eccessiva volatilità dei prezzi, tutelare i consumatori e ridurre i rischi per gli investimenti di settore”.

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