ROMA – Abu Dhabi: robot al posto dei baby-fantini nelle corse di cammelli. Piccoli robot hanno preso il posto dei bambini come fantini nelle corse dei cammelli organizzate in particolare negli Emirati Arabi e in tutto il Golfo Persico. Un reportage del New York Times ad Abu Dhabi, mentre segnala un curioso connubio tra sport e tecnologia avanzata, fa il punto anche su una particolare (e odiosa) pratica del luogo che robot di pochi chilogrammi, con una certa riluttanza dei proprietari di cammelli, si spera abbiano definitivamente messo nel dimenticatoio.
Note nel mondo araba già dal XVII secolo, le corse di cammelli sono un vanto e una tradizione nel deserto: è negli anni ’80, grazie ai soldi degli emiri che catalizzarono sponsor e costruirono grandi piste per le corse, che, pur di assicurare un fantino il più leggero possibile, si diffonde la pratica di reclutare bambini anche di due o tre anni. Dei pupi quasi ancora in fasce, costretti a correre a più di 60 km orari in groppa a un gigante a due metri di altezza.
E non è tutto. Circa 40mila bambini sono stati prelevati dalle famiglie povere di Bangladesh, Afghanistan, Pakistan e Sudan per farli correre in tutto il Golfo Persico: commercio, baratto e rapimenti erano spaventosamente frequenti, per non parlare degli abusi fisici e sessuali.