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Processo Meredith da rifare: Amanda Knox estradata in caso di condanna?

di Elisa D'Alto |26 Marzo 2013 12:36

NEW YORK – Amanda Knox verrà estradata in caso di condanna? Tornerà mai in Italia a scontare la sua pena, sempre che venga condannata? E’ la domanda più ovvia alla luce della sentenza della Cassazione che ha annullato l’assoluzione dell’americana di Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. Tutto da rifare, il nuovo processo d’appello si farà a Firenze. E i giornali americani, New York Times in testa, parlano già di estradizione.

”Sentenza di assoluzione capovolta”: così titola il New York Times parlando di ”caso clamoroso”.Il quotidiano sottolinea come ”spesso i media negli Stati Uniti hanno ritratto la Knox come un’americana ingenua incappata erroneamente nella palude di un sistema legale italiano che non funziona”. Ora – prosegue il Nyt – ”la prospettiva è che Amanda Knox possa essere riprocessata in sua assenza e alla fine, se condannata, affrontare l’estradizione”.

Al momento della sentenza, a Roma, erano assenti Raffaele Sollecito, a Verona per motivi di studio, e Amanda Knox, ritornata stabilmente a Seattle. La sentenza era attesa lunedì sera ma i giudici hanno rimandato a martedì mattina, segno che la sentenza non era affatto scontata. Il gesto del pugno in segno di vittoria: così l’avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher, ha accolto la sentenza. Assente in aula il padre di Raffaele che lunedì invece aveva trascorso la giornata in attesa al Palazzaccio.

“Continuano a non credermi”: così si è sfogata al telefono da Seattle lunedì sera Amanda, parlando con uno dei suoi legali. “Era agitata poi si è calmata”, ha spiegato l’avvocato Luciano Ghirga. “Dice che continuano a non crederle”. Dopo la sentenza, un nuovo sms: “Sono delusa”, ha scritto la ragazza all’avvocato dicendo di aver passato una notte insonne. Fuori dalla Cassazione i giornalisti chiedono a Ghirga: “Amanda tornerà in Italia?”. “Vedremo”, risponde lui, ma è difficile immaginare che aspetterà nel nostro Paese la nuova sentenza.

La Corte ha anche respinto il ricorso di Amanda contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, da lei accusato del delitto di Meredith. La condanna diventa così definitiva anche se l’americana l’ha già interamente scontata.

Amanda e Raffaele in primo grado erano stati condannati a 26 e 25 anni di reclusione, sulla base dei rilievi della scientifica duramente contestati dalla difesa. E proprio le perizie sono state al centro del processo d’appello: i giudici in questo caso hanno richiesto nuovi esami sui reperti, ma i risultati non sono stati ritenuti sufficienti a supportare l’accusa, tanto che in secondo grado i due sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”. Per l’omicidio Kercher è in carcere solo l’ivoriano Rudy Guede, condannato a 16 anni per concorso in omicidio. La pena è stata dimezzata perché l’imputato ha scelto il rito abbreviato, formula che fa risparmiare tempo alla giustizia e consente all’imputato, in caso di condanna, di vedersi la pena ridotta di metà.

Oltre al New York Times, tutti i principali siti dei quotidiani statunitensi e britannici, hanno dato risalto alla notizia. Il sito del Seattle Times, il quotidiano della città di Amanda, ha un titolo in prima pagina: “Tribunale italiano ordina un nuovo processo per la Knox”. Anche il sito della Cnn, emittente che ha dedicato in passato grande spazio al caso, ha immediatamente messo in apertura la notizia con una foto di Amanda e il titolo: “Giudici italiani ordinano un nuovo processo per Amanda Knox”.

La notizia arrivata dalla Corte di Cassazione è stata data con grande evidenza anche sui media britannici, molto interessati visto che Meredith era inglese. Il Telegraph, il Guardian, l’Independent ma in pratica tutti i siti di informazione l’hanno messa in apertura con grande evidenza.

 

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