TORINO – Hanno incollato due adesivi con la scritta “Sieg Heil”, il saluto della vittoria simbolo delle SS, e una svastica, sul campanello di una donna iscritta all’Anpi e figlia di un partigiano. Accade a Torino, nel quartiere Vanchiglia: è il secondo caso di antisemitismo nel capoluogo piemontese dopo la scritta comparsa sul pianerottolo di una donna di origine ebraica nel quartiere Borgo Po. Il terzo in Piemonte insieme a quello della scorsa settimana a Mondovì.
La signora ha sporto denuncia alla Digos. Tra le prime ipotesi si pensa che gli autori del vile gesto possano conoscere la donna e la storia della sua famiglia. Il padre infatti è stato un partigiano conosciuto in città.
“Ancora minacce e squadrismo”, ha detto la presidente dell’Anpi provinciale di Torino, Maria Grazia Sestero. “Il moltiplicarsi di aggressioni e minacce a cittadini antifascisti, presso le loro abitazioni, sta raggiungendo livelli socialmente intollerabili. Mentre aumentano quanti si riconoscono in Mussolini e nelle sue criminali politiche di oppressione e persecuzione degli oppositori politici, degli ebrei e di ogni persona ritenuta diversa”.
Forze neofasciste e neonaziste, sottolinea la presidente Anpi, “la cui presenza a Torino abbiamo denunciato più volte, hanno portato questi richiami di orrore criminale in una città Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza. Troppa indifferenza si è instillata nell’opinione pubblica, troppo spesso riconoscendo libertà di espressione a chi evoca crimini del passato e introduce nella nostra democrazia germi di violenza che credevamo espulsi con la Liberazione dalla dittatura fascista”.
“Le partigiane e i partigiani dell’Anpi, i tanti antifascisti che condividono nell’Associazione l’eredità della Resistenza chiedono che le forze sociali e politiche facciano dell’antifascismo la barriera a difesa della democrazia e della sicurezza nelle vie e nelle case della città”.
Fonte: Ansa