ROMA – Anonymous si vendica contro il Mit. Poche ore dopo che il Massachusetts Institute of Technology, sotto accusa come responsabile per il suicidio del giovane genio informatico Aaron Swartz, aveva annunciato un’indagine sul caso, sono stati alcuni cyber-attivisti ad hackerare diverse pagine del sito web dell’istituto, come spiega Gizmodo.
Un attacco simbolico, attraverso un comunicato in rosso, su sfondo nero, con il quale i militanti di Anonymous hanno voluto ricordare lo storico fondatore di Reddit e dei Creative Commons, che si è suicidato venerdì 11 gennaio sotto il peso della depressione e dell’accusa di pirateria informatica.
Aaron Swartz, era stato arrestato nel luglio del 2011 con l’accusa di aver rubato 4 milioni di documenti dagli archivi del MIT e di Jstor (Journal Storage), il servizio a pagamento per la consultazione di riviste scientifiche e testi accademici. Tredici i capi di imputazione contro Aaron Swarts, tra cui l’accusa di frode informatica. Il processo sarebbe dovuto cominciare in febbraio: se fosse stato condannato, il web-pioniere avrebbe rischiato circa 50 anni carcere e una multa record di oltre 4 milioni di dollari. Una prospettiva che avrebbe spinto il ragazzo, che da tempo soffriva di depressione, come hanno spiegato i genitori, al tragico gesto. E sono stati gli stessi familiari a definire il suo caso come un esempio di “persecuzione giudiziaria”.
Anonymous ha utilizzato il caso anche per chiedere una riforma del diritto d’autore e della proprietà intellettuale, nel nome del bene comune e contro i guadagni di pochi: “Chiediamo poi che questa tragedia faccia da base per un rinnovato impegno costante verso una connessione internet gratuita e senza ostacoli, senza censure. E con parità di accesso e diritto di voto per tutti”.
Il comunicato di Anonymous