Avatar in Cina: le montagne galleggianti nella nebbia della foresta di Zhangjiajie

ROMA – Avatar in Cina: le montagne galleggianti nella nebbia della foresta di Zhangjiajie. Difficile gareggiare in fantasia quando la competizione è con Madre Natura. Prendiamo il fantascientifico scenario costruito per il film di James Cameron “Avatar”, un capolavoro di avventura e effetti speciali. Dove le mastodontiche e agilissime creature aliene, il popolo dei Na’vi, si aggira volando tra altissime montagne torreggianti nella nebbia, quasi fluttuassero nel vuoto. Fantascientifico e speciale fino a un certo punto, l’effetto. Perché sulla terra, in Cina, nella provincia di Hunan, emergenti dalle foreste di Zhangjiajie, esistono davvero montagne siffatte. I monti Tianzi.

Quasi un calco – non fosse per l’ovvio diritto di primogenitura – dei monti Halleluja attraversati in volo dai draghi Banshee nel kolossal hollywoodiano. Il quotidiano La Stampa gli ha dedicato un bel servizio, sottolineando l’importanza del sito naturale che l’Unesco ha eletto patrimonio dell’Umanità nel 1992. Una meta esotica poco conosciuta, come del resto, a parte le città, gran parte del subcontinente cinese. Sentieri rupestri da mozzare il fiato percorribili o visibili grazie a suggestive reti funicolari.

Un luogo che trae dal mito il suo nome, come il contadino della leggenda Xiang Dakun che qui condusse alla vittoria contro le armate della dinastia Song i ribelli di etnia Tujia e che, compiuta l’ascesa sulle incantate montagne immerse nella nebbia (qui piove 240 giorni all’anno), si proclamò “figlio del paradiso”, Tianzi, appunto.

 

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