Aylan Kurdi, foto commuove mondo. Ma c’è chi crede sia falsa

ROMA – La foto di Aylan Kurdi, il bambino morto sulla spiaggia di Bodrum, ha commosso il mondo. Il suo corpicino riverso senza vita su una spiaggia ha dato uno schiaffo all’Occidente. La sua foto ha diviso i media e non solo: giusto pubblicare il cadavere di un bambino nonostante la Carta di Treviso?

Immediatamente però qualcuno ha sollevato dubbi sull’autenticità dello scatto. Tra le teorie dei complottisti, come riporta Il Giornale

ce ne sono alcune particolarmente fantasiose. Come ad esempio che Aylan era troppo pulito e composto per essere morto in mare. Inutile far notare che la barchetta su cui viaggiava verso l’Europa in cerca di un futuro migliore fosse affondata a poche centinaia di metri dalla costa e che purtroppo un bimbo di tre anni possa affogare anche se il mare è calmo.

Poi c’è un’altra teoria: qualche giorno fa una donna siriana ha condiviso su Facebook una foto in cui si vede un poliziotto turco raccogliere il corpo di un bambino sulla spiaggia. Nello scatto il corpo del poliziotto copre parzialmente quello del piccolo, di cui si vedono solo le gambe. A uno sguardo rapido, il bimbo sembra indossare le stesse scarpine e gli stessi pantaloncini blu di Aylan. Anche in questo caso i complottisti si sono scatenati: il corpicino è stato spostato e messo in un altro punto della spiaggia perché la foto scattata da Nilüfer Demir avesse più pathos.

 

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