ROMA – “Azzurro Caltagirone” è l’ultima trovata di Beppe Grillo: il comico, e leader del Movimento 5 Stelle, ha utilizzato lo sberleffo per attaccare Casini, e di conseguenza Monti. Lo ha fatto utilizzando e storpiando il nome della seconda moglie di Casini, rampollo della nota e ricca famiglia di costruttori-editori.
Ma l’attacco di Grillo ai “Monti Boys” è più articolato: Nel caso di Rigor Montis l’operazione serve a salvare Azzurro Caltagirone e l’UDC di matrice cuffariana e clericale dall’uscita dal Parlamento, nel caso di Ingroia a creare un minestrone con tre partiti, Idv, Verdi e Prc che non hanno da soli alcuna possibilità di superare lo sbarramento elettorale. In più ci sono gli arancioni, in sostanza due sindaci più i loro congiunti, una famiglia Cesaroni allargata.
Grillo ha paragonato la candidatura di Monti alla foglia di fico di Adamo ed Eva, oggetto utilizzato per coprire le proprie vergogne: L’utilità della foglia di fico in politica è evidente. Una verniciatura arancione o montiana e il vecchio torna come nuovo. E’ un gioco di specchi, una vecchia tecnica di marketing. Cambio il fustino, ma il contenuto è sempre lo stesso: il partito