L’incendio della nave per trasporto veicoli Felicity Ace della compagnia Mitsui Osk Lines, provocato con molta probabilità dalle batterie delle auto elettriche a bordo, ha mandato in fumo 3.945 auto auto di lusso. Tra queste 1100 sono Porsche e 189 Bentley. Le altre sono Audi e Volkswagen. L’incendio a bordo si è verificato mentre navigava a ovest di Ponta Delgada in Portogallo.
Il trovarsi vicino alle Isole Azzorre ha permesso alla marina militare e all’aviazione portoghese di intervenire mettendo in salvo i 22 dell’equipaggio. Il danno stimato e che sarà coperto dalle assicurazioni è di mezzo miliardo di dollari. Della messa in sicurezza e del recupero si sta già occupando un team di 16 persone della compagnia olandese Boskalis, la stessa che in questo ore sta operando al largo di Corfù per l’incendio del traghetto italiano Euroferry Olympia.
Incendio provocato dalle batterie agli ioni di litio delle auto elettriche
L’equipaggio ha parlato di un incendio scoppiato a causa delle batterie delle auto elettriche (o ibride) presenti a bordo. Non è ancora chiaro se sia stata questa la reale causa anche se l’ipotesi è altamente probabile. Di certo la presenza di migliaia batterie agli ioni di litio ha reso le fiamme difficili da domare. Le batterie agli ioni di litio, in quantità così grandi, sviluppanop infatti temperature paragonabili ad una reazione chimica capace di fondere anche l’acciaio. Se fosse confermata questa versione, secondo alcuni esperti ci potrebbero essere serie ripercussioni sui costi legati al trasporto e alla fabbricazione di auto elettriche.
Incendio nave Felicity Ace, mezzo miliardo di dollari di danni
Come affermato da Allianz Global Corporate & Specialty, il carico del traghetto per veicoli era costituito da 3.945 auto dei brand Audi, Bentley, Lamborghini, Porsche e Volkswagen con un valore unitario medio stimato in 99.650 dollari. Ciò porterebbe quindi al totale di mezzo miliardo di dollari di perdita del carico.
Pur essendo state spente le fiamme, il prezioso carico sembra essere stato compromesso, così come la nave che era stata varata nel 2005 e che aveva un valore di 24,5 milioni di dollari. In particolare Porsche ha già contattato i propri clienti Usa (a cui era destinata la spedizione partita il 10 febbraio dal porto tedesco di Emden) con un messaggio che informa dell’incidente della Felicty Ace e dei ritardi nelle consegne.
Sia per la compagnia marittima giapponese che per il Gruppo Volkswagen tedesco di auto sportive questa non è la prima volta che si verifica, in tempi recenti, un grave problema di trasporto via mare. Nel gennaio del 2019 una nave gemella della Mitsui Osk Lines, la Sincerity Ace, si era incendiata al largo di Oahu mentre navigava con un carico di auto giapponesi verso le Hawaii. In quel caso c’erano state 4 vittime e un disperso.
Sempre nel marzo 2019 la nave porta container Grande America della Grimaldi si era incendiata affondando poi nel golfo di Biscaglia. Nel carico c’erano circa 2.000 automobili tra cui alcune preziosi esemplari di Porsche 911 GT2 RS che giacciono sul fondale a 4.000 metri di profondità, assieme ad ad alcune Audi RS 4 e RS 5.
Interno delle stiva non separato da paratie per facilitare il trasporto di veicoli
Per facilitare il trasporto di veicoli – spiega il responsabile sicurezza marittima di AGSC – “gli spazi interni non sono divisi in sezioni protette da paratie (come nelle altre navi mercantili) e ciò può avere un impatto negativo sulla sicurezza antincendio”. “Bastano un piccolo inizio di fuoco su un veicolo o il cortocircuito di una batteria di un’auto elettrica – spiega Rahul Khanna – e il problema può andare fuori controllo molto rapidamente. Inoltre i veicoli sono molto vicini e quindi non facilmente accessibili una volta completato il carico. E come se non bastasse Il grande volume d’aria all’interno dei ponti garage aperti fornisce una grande quantità di ossigeno per alimentare le fiamme in caso di incendio”.