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Beppe Grillo vs Pd: “Aiuta Berlusconi”. Epifani: “Legge conflitto di interessi”

di Maria Elena Perrero |13 Luglio 2013 16:53

ROMA – Beppe Grillo attacca il Pd: “Gli amici del giaguaro cambiano le leggi per salvarlo”. Scrive così in un post sul suo blog. Epifani allora replica dopo pochi minuti: “Serve una legge sul conflitto di interessi”.

Tutto era partito dall’attacco di Grillo, in seguito alla proposta del senatore Massimo Mucchetti di cambiare la legge del 1957 sull’ineleggibilità di chi ha concessioni statali con una sorta di incompatibilità tra Parlamento e imprenditoria.  

Scrive il portavoce del Movimento 5 Stelle sul suo blog, sotto il titolo “Ineleggibile o incompatibile? Essere o non essere?”:

Ineleggibile o incompatibile? Salvare ancora Berlusconi o dopo vent’anni di inciuci dimostrare di essere qualcosa di più di un ectoplasma politico? Questo è il problema per il pdmenoelle. Se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi dell’opinione pubblica, i sassi e i dardi della propria sepolta coscienza, o buttar fuori dal Parlamento un evasore ineleggibile. Tale dilemma non esiste.Tra “Essere e non essere” il pdmenoelle ha sempre scelto, in nome di comuni interessi, di “Non essere”.

Di fronte alla improvvisa perdita del suo azionista di riferimento per ineleggibilità, il pdmenoelle non ha avuto esitazioni: ha certificato la propria “non esistenza”, sulla quale pochi in realtà avevano dei dubbi. I parlamentari pdmenoellini Luigi Zanda e Massimo Mucchetti hanno presentato un disegno di legge per modificare la legge 361 del 1957 sulla ineleggibilità per i casi di conflitto di interesse sostituendola con il principio di incompatibilità. Berlusconi avrà quindi un anno per scegliere fra le sue aziende o la politica. Nel frattempo potrà rimanere tranquillamente in Parlamento invece di esserne cacciato. Senatore tra i senatori. Il provvedimento di urgenza che, se approvato, sarà già esecutivo il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è stato reso necessario, improrogabile, dalla richiesta del MoVimento 5 Stelle di dichiarare ineleggibile Berlusconi a norma di legge. Una legge mai fatta applicare dai governi del pdmenoelle dall’ingresso in Parlamento di Berlusconi nei primi anni ’90, chissà perché. Il testo di incompatibilità è sottoscritto, oltre che da Mucchetti e Zanda, da un battaglione di 23 salvaberluschini, senatori nominati del pdmenoelle: Fedeli, Martini, Chiti, Gotor, Mirabelli, Migliavacca, Tomaselli, Tonini, Tocci, Guerrieri, Del Barba, Collina, Di Giorgi, Corsini, Zanoni, Lo Moro, Tronti, Pizzetti, Mauro Marino, Dirindin, Fattorini, Pagliari, Rita Ghedini.

Per gli amici del giaguaro, quelli che dovevano smacchiarlo, le leggi che lo riguardano non si applicano e, se si è costretti a farlo, si cambiano.

Immediata la replica del segretario del Pd, Guglielmo Epifani, che ha negato che il disegno di legge di Mucchetti sia stato fatto ad hoc per salvare Berlusconi:

“È stato presentato un mese fa, c’è stata un’intervista su un giornale, un fondo in un altro con grandi apprezzamenti. Improvvisamente viene tirato fuori e visto come qualcosa che aiuta a Berlusconi. Non serve a questo scopo, ma ad avere anche in Italia una legge di carattere europeo, su un conflitto di interessi moderno visto che quella abbiamo è una legge di 50 anni fa ed è sostanzialmente molto datata”.

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