Berlusconi, trucchi Pd contro i franchi tiratori: nell’urna una pallina di carta

ROMA – Il voto sulla decadenza di Berlusconi arriverà tra qualche settimana in Senato, dopo aver superato lo scoglio della Giunta. E’ lì che i 315 senatori della Repubblica (più i senatori a vita) sono chiamati a dire “sì” o “no”, ovvero salvare o allontanare Berlusconi. E la scelta agita il Pd, soprattutto. Da una parte quello che il partito e la “base” chiedono, dall’altra le ragioni di chi vuole mantenere in vita il governo.

I franchi tiratori agitano quindi, soprattutto, le file dei democratici. Il voto sarà segreto perché riguarda una persona (dal regolamento del Senato: “Sono effettuate a scrutinio segreto le votazioni comunque riguardanti persone e le elezioni mediante schede”). Già, ma come garantire che il gruppo voterà compatto? E come giustificare all’opinione pubblica un’eventuale conta delle defezioni?

Ecco quindi che Repubblica, con apposita infografica, mostra quelli che potrebbero essere gli stratagemmi per dimostrare (soprattutto al vicino di banco) cosa si vota. Al momento del voto il senatore è chiamato a inserire la mano nella pulsantiera, lì ci sono 3 bottoni: il primo a sinistra per astenersi, quello centrale per votare “sì”, infine quello per il “no”. Inserendo la mano è difficile mostrare a occhi esterni cosa si vota.

Ma il Pd non può permettersi sorprese. Ed ecco quindi che molti potrebbero votare con il dito indice, in modo da mostrare chiaramente quale bottone si va a pigiare, o meglio ancora con una pallina di carta da inserire, sotto gli occhi di un collega-controllore, sul tasto “giusto”. La prassi non è esattamente ortodossa e il Pdl potrebbe protestare.

voto-segreto
(Infografica da Repubblica)

 

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie