“Bimbo fantasma nello specchio”: misteriosa foto dal Regno Unito

"Bimbo fantasma nello specchio": misteriosa foto dal Regno Unito
“Bimbo fantasma nello specchio”

BRYNHYFRYD – “Bimbo fantasma nello specchio“. Sally Watts, 40 anni, di Brynhyfryd (Regno Unito), è convinta di aver vissuto per 12 anni insieme a uno spettro nella sua vecchia casa. La prova di questa misteriosa presenza sarebbe in una foto scattata durante la festa di compleanno della figlia tre anni fa. Nell’immagine si vede Sally riflessa nello specchio che tiene in mano una torna di compleanno. Al suo fianco si intravede l’ombra della testa di un bambino.

La donna è convinta che si tratti proprio di un fantasma che all’epoca si aggirava nel suo appartamento. Ipotesi supportata anche da una medium che ha visitato la casa “infestata”. La signora Watts esclude che la foto sia stata ritoccata o comunque che quel volto sia solo frutto di un’illusione ottica. Per lei e la sua famiglia è una scatto autentico. Non solo. La donna è convinta che il fantasma abbia dato anche ulteriori prove della sua esistenza all’interno della casa. A testimonianza di ciò ricorda alcuni episodi inspiegabili, per esempio quando si sentiva chiamare da qualcuno, salvo poi scoprire che nessuno dei suoi familiari aveva parlato.

“Charlotte (figlia che ha scattato la foto, ndr) e io stavamo riguardando quelle immagini e ho notato il bambino dietro di me allo specchio – ha detto Watts, secondo quanto riportato dal Daily Mail – Sono completamente andata fuori di testa. Mi sono chiesta se mancasse qualcuno all’appello, ma l’unico bambino che era nell’obiettivo era quello seduto nel divano. Gli occhi di Charlotte si sono impietriti. Ci siamo dette: ‘Dobbiamo essere in grado di trovare una spiegazione a tutto questo’. Inizialmente ho pensato che fosse mio figlio Ollie, ma lui si può vedere seduto sul divano nella foto. C’erano solo cinque bambini rimasti alla festa ed erano lì nella stanza. Charlotte era lì a scattare la foto e l’altro mio figlio Eddie era via al campeggio. Non c’è assolutamente alcuna spiegazione per tutto questo (…)”.

 

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