Boxe, Hector “Macho” Camacho coinvolto in una sparatoria: “Morte cerebrale”

(Foto LaPresse)

MIAMI (USA) – Morte cerebrale per l’ex campione del mondo di pugilato Hector “Macho” Camacho, rimasto coinvolto mercoledì in una sparatoria a Portorico. Lo hanno reso noto i medici dell’ospedale di Rio Piedras dove l’ex pugile era stato trasportato d’urgenza. Il proiettile che lo aveva colpito era entrato dalla mascella, poi riuscito dalla testa e infine aveva colpito nuovamente una spalla fratturandogli due vertebre.

”I risultati dell’ultimo encefalogramma non inducono all’ottimismo – hanno spiegato i medici, secondo quanto riporta l’edizione online del quotidiano di Portorico ‘Primera Hora’ – Clinicamente, è in stato di morte cerebrale, e ci sono state variazioni negative, dopo che ieri avevano registrato attività cerebrali deboli, e intermittenti. Tutto ciò che bisognava fare prima di pronunciare una diagnosi di morte cerebrale è stato fatto”.

Ora si attende una nuova visita neurologica per darne comunicazione ufficiale, ”ma durante la notte scorsa – ha detto ancora il dottor Torres – il paziente si è mantenuto in stato di coma profondo, senza alcun tipo di risposta”. All’alba Camacho avrebbe subito anche un arresto cardiaco.

“Stiamo preparando la madre di Camacho, Maria, a notizie sulle condizioni di suo figlio e le possibili conseguenze, inclusa la donazione degli organi”.

Camacho era stato colpito, durante una sparatoria in cui è rimasto ucciso il suo amico, dai tempi dell’infanzia, Alberto Yamil Mojica, noto alle forze dell’ordine come narcotrafficante.

Per decidere se staccare le macchine che tengono ancora Camacho artificialmente in vita si attende l’arrivo da New York del figlio Hector junior, anche lui pugile.

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