Bufale più lette nel 2014 FOTO: Steve Jobs vivo, alieni, clown picchiatori…

ROMA – Le bufale diventano virali in pochissimo tempo, ma per smentirle basta altrettanto. Anche quando le notizie sensazionali sembrano documentatissime e sono supportate da immagini. Ecco quelle che nel 2014, secondo Yahoo, hanno fatto impazzire la Rete.

TROVATA SIRENA A LAMPEDUSA: la notizia, ripresa da numerosi giornali locali, riferiva del ritrovamento del cadavere di una sirena sui fondali di Lampedusa. Ma la mitologica creatura altro non era se non un falso, utilizzato durante le riprese del film “I Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare”.

STEVE JOBS È ANCORA VIVO: un selfie postato sul social network Reddit mostrava uno Steve Jobs in sedie a rotelle, in giro per le strade di Rio de Janeiro, vivo e vegeto. Lo scatto, che ha fatto il giro del mondo, è stato probabilmente ottenuto con un sapiente fotomontaggio.

UN ALIENO SULLA LUNA: “Wowforreeel”, utente appassionato di Google Moon, ha pubblicato un video in cui era visibile una figura di enormi dimensioni, a passeggio sulla superficie del satellite. Ma, dopo alcune osservazioni sulle ombre (posizionate in modo errato rispetto al contesto), si è giunti alla conclusione che “Wowforreeel” ha visto una pareidolia: una forma vaga che il cervello tenta di interpretare assegnandole un’identità familiare.

6 GIORNI DI BUIO TOTALE SULLA TERRA: l’annuncio diceva: “La NASA confema che il pianeta Terra avrà 6 giorni di buio totale durante il mese di dicembre 2014”. La notizia, ripresa dal sito satirico Huzlers.com, riportava anche una conferma dell’agenzia spaziale americana. Nonostante la mancanza di conferme ufficiali sul sito della NASA, la notizia è diventata subito un tormentone in rete.

I CLOWN PICCHIATORI DI HALLOWEEN: una bufala tutta italiana, quella nata intorno ai clown picchiatori dell’Emilia. Un gruppo di ragazzi ha denunciato un’aggressione da parte di un gruppo di clown picchiatori, armati di mazze e bastoni, e con un pitbull al guinzaglio. In realtà si è trattata di una bugia inventata per giustificare il ritardo a scuola. Solo che la bufala ha scatenato un “rischio emulazione” che ha messo in subbuglio la regione.

 

 

 

Gestione cookie