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“Buongiorno un c….”, la pagina Facebook che accusa: “Massimo Gramellini ha copiato”

di Gianluca Pace |23 Ottobre 2013 17:20

ROMA – “Buongiorno un cazzo”, la pagina Facebook che ironizza su Massimo Gramellini denuncia il plagio: il Buongiorno di oggi (22 ottobre), la rubrica di Gramellini sulla Stampa, è un plagio, un testo copiato da uno status su Facebook inviato poi a “Specchio dei Tempi”, una rubrica del giornale torinese. Alice Calcagno posta lo status “copiato” e denuncia: “Signori PLAGIO!!! Il buongiorno di oggi, oltre ad essere noioso e mega inutile, è pure copiato da uno status su FB che ora vi riporto (non sono autorizzata a scrivere il nome della fanciulla)”.

Nella pagina viene anche postato il testo e la foto dello status, datato 3 ottobre:

Lo status originale secondo il gruppo “Buongiorno un cazzo”

Questo, invece, il testo del Buongiorno di oggi di Gramellini:

Il tram è il 13, l’orario le 18,05 del 21.10.13: casomai qualcuno pensasse di giocarsi i numeri al lotto come il protagonista di questa storia. Lui è quel signore brizzolato in fondo al tram che sta cercando di fendere il muro di cappotti e telefonini strillanti. Vuole raggiungere la parte opposta per obliterare il biglietto nell’unica macchinetta disponibile. Ogni tanto succede. Gli consigliano di lasciar perdere: con una ressa simile nessun bigliettaio salirà mai a controllare.

L’uomo insiste. L’impossibilità di compiere il proprio dovere lo agita fino a farlo sudare. La sua vicina di gomiti intuisce il problema e, anziché consultare il manuale del perfetto menefreghista, offre una soluzione. Gli dice: dia il biglietto a me, che lo passerò a quelli davanti, che a loro volta lo passeranno a quelli davanti, fino alla macchinetta. Non può garantirgli che tornerà indietro, ma perché non provare? Ogni tanto succede.

L’uomo si fida della sconosciuta, e persino questo ogni tanto succede. Lei spiega il suo piano alla ragazza che ha di fronte. Il biglietto decolla, vola di mano in mano sulle teste di tutti e, dopo un viaggio irto di deviazioni e di pericoli, ritorna nelle mani del titolare: obliterato. Lui guarda i numeri stampigliati sul biglietto con occhi affettuosi, dice che li giocherà al lotto. Sul tram, per un momento, tutti si sentono inspiegabilmente felici. Ogni tanto succede. Chi vi ha raccontato la storia è tentato di appiccicarvi una morale che rovinerebbe l’effetto, ma per fortuna rinsavisce proprio all’ultima riga. Ogni tanto succede.

Plagio? Non plagio?

La pagina Facebook “Buongiorno un cazzo”

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