Regione Lazio, ninfe e divi: le foto del party “antica Roma” di Carlo De Romanis

Le foto della festa in costume organizzata da Carlo De Romanis pubblicate dai giornali:

ROMA – Il 10 settembre del 2010, il vicecapogruppo Pdl alla Regione Lazio Carlo De Romanis, ha organizzato una festa in costume dal titolo “Ulisse torna a casa e sfida i nemici” che sarebbe costata a quanto racconta lo stesso De Romanis “più di 20mila euro tutti pagati di tasca mia, ho le ricevute”. In questo modo, il vicecapogruppo Pdl risponde alle accuse rivoltagli da Franco Fiorito: “Con i soldi del gruppo [De Romanis] ha organizzato un festino con donne semi- nude”. Lo stesso politico del Pdl ha anche diffuso in rete molte foto sulla serata. Le immagini sono state pubblicate prima da Dogospia, e poi da diversi quotidiani.

Della vicenda parla Mauro Favale su “Repubblica”. Il quotidiano diretto da Ezio Mauro, oltre alle foto pubblica anche un video del backstage della festa (clicca qui per vederlo):

“Istantanee di una festa: dei dell’Olimpo, eroi in armatura, leggiadre ninfe, ancelle devote che trasportano giare piene di vodka e mojito. E ancora: il Minotauro sottomesso, un arciere con tanto di arco teso, armature, calzari, un tridente e finanche un fucile mitragliatore, oggetto intruso in un set che riproduce l’antica Grecia. Festa a tema datata 10 settembre 2010 e organizzata da Carlo De Romanis, vicecapogruppo Pdl alla Regione Lazio, che da una settimana rimbalza da un giornale a una tv a un sito internet per smentire l’accusa rivoltagli da Franco Fiorito: ‘Con i soldi del gruppo ha organizzato un festino con donne semi- nude’”.

 “Ora spuntano le foto su un sito internet (prontamente oscurato) che raccontano di una festa in costume dal titolo “Ulisse torna a casa e sfida i nemici”. Allora il festino c’è stato? ‘Ma che festino, quello è stato un festone da duemila persone – rivendica De Romanis – e non ho nulla di cui vergognarmi’. In effetti la festa ‘privatissima’ era stata messa in piedi dall’ex assistente di Antonio Tajani al parlamento europeo per ‘ringraziare gli amici che non vedevo da 8 anni e che mi avevano sostenuto prima nella campagna elettorale delle Europee e poi in quella per le Regionali'”.

Costo dell’iniziativa: almeno 20 mila euro. ‘Forse qualcosa di più’, specifica De Romanis che assicura: ‘Tutti pagati di tasca mia, ho le ricevute’. Un prezzo non certo popolare per una festa allestita in un circolo su viale delle Olimpiadi a cui si aggiunge un vero e proprio servizio fotografico sulla scalinata della Galleria d’Arte moderna di Roma a Valle Giulia”.

“‘Ma allora volevo farmi pubblicità. Adesso, invece, devo difendermi dalla diffamazione di Fiorito. La mia è stata una festa carinissima, sobria, i miei amici mi hanno fatto mille complimenti. E quella sera hanno partecipato anche la presidente Renata Polverini e l’assessore Stefano Cetica’. Lo stesso tirato in ballo da Fiorito che avrebbe definito il festino ‘disgustoso'”.

 Ma tra ‘festoni’ veri e festini presunti si rischia di fare pure confusione. Da una parte ci sono i chicchi d’uva, i sorrisi, le pose, l’alcol e i travestimenti di “Ulisse”, dall’altra i gladiatori e le vestali per una celebrazione del Natale di Roma disdetta dopo un preventivo di 50.000 euro. E mentre De Romanis annuncia querele contro Fiorito, nel pieno della bufera confessa: ‘Sa, a quelle Europee presi 25.000 voti, chissà, magari arriva un ripescaggio. Magari potessi andare via dalla Pisana: non vedo l’ora’”.

Sulla vicenda torna anche Il Fatto Quotidiano che pubblica un’intervista rilasciata da Carlo De Romanis:

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