Caricature su Maometto, Parigi chiude scuole e ambasciate per paura di proteste

PARIGI – “Siamo una repubblica, il nostro paese garantisce la libertà di satira e di espressione, anche su Maometto”. Queste le parole del premier francese Jean Marc Ayrault alla radio Rtl con cui ha annunciato che negherà le autorizzazioni per manifestazioni contro il film “Innocenza dei Musulmani” e contro la vignetta satirica su Maometto pubblicata dal settimanale Charlie Hebdo. Ayrault ha sottolineato che chi si ritiene offeso può rivolgersi ai tribunali, ma non manifestare in piazza. Intanto la sicurezza alle ambasciate in Francia è stata rafforzata e le scuole e le ambasciate francesi saranno chiuse iun 20 paesi nel Mondo come precauzione da possibili assalti e proteste. Il sito di Charlie Hebdo è stato invece piratato e risulta inaccessibile, mentre la rivista va a ruba nelle edicole francesi.

VIETATO MANIFESTARE – Il premier Ayrault ha dichiarato: “Non c’è ragione di lasciar entrare nel nostro Paese conflitti che nulla hanno a che vedere con la Francia”. Mentre sui social network si evoca l’ipotesi di manifestazioni sabato 22 settembre contro il film anti-islam, il primo ministro ha detto che è stata presentata una richiesta di autorizzazione per una manifestazione, ”ma sarà opposto un divieto”.

Ayrault ha aggiunto: “Siamo in una repubblica che non ha assolutamente intenzione di lasciarsi intimidire da alcuno in merito ai suoi valori. Non tollereremo eccessi”. Il premier ha poi fatto appello al “grande spirito di responsabilità e di moderazione” dei responsabili del culto musulmano: “Sono gruppi minoritari che vogliono sfruttare la situazione – ha detto con riferimento alla richiesta di manifestazione – la Repubblica non si lascerà sopraffare”.

LIBERTA’ DI SATIRA – La libertà d’espressione e di satira è sacra per il premier francese, che ha dichiarato: “Siamo in un paese in cui la libertà d’espressione è garantita, e anche la libertà di caricatura. Ognuno deve esercitare questa libertà nel rispetto, ma se davvero qualcuno si sente offeso nelle sue convinzioni e pensa che ci sia stata una violazione della legge, noi siamo in uno stato di diritto. Questo stato di diritto deve essere rispettato completamente e queste persone possono rivolgersi ai tribunali. E’ già accaduto riguardo alla stessa rivista” ha poi aggiunto riferendosi alle vignette di Charlie Hebdo.

In merito al ”contesto” nel quale è stato deciso dal giornale satirico di pubblicare le vignette, Ayrault ha affermato che sta alla ”responsabilità di coloro che dirigono questo giornale di decidere di farlo o non farlo”. Il premier ”comprende” che alcuni possano ”essere offesi nella loro sensibilità, ma – aggiunge – siamo in uno stato laico, uno stato repubblicano”.

SCUOLE E AMBASCIATE CHIUSE IL 21/09 – Il timore di proteste e assalti è alto, per questo scuole, consolati e ambasciate francesi in 20 paesi musulmani saranno chiuse venerdì 21 settembre e la sicurezza nelle ambasciate è stata rafforzata. Si tratta di una misura di ”precauzione”, come riferito da Quai d’Orsay, che precisa: “Non ci sono minacce appurate contro nessun obiettivo”.

Il sito del ministero degli Esteri francese raccomanda inoltre ai viaggiatori di ”fare prova della più’ grande vigilanza”, a causa degli ”attuali disordini” nelle aree musulmane.  ”E’ fortemente raccomandato di tenersi lontani da qualsiasi raduno, evitare di prendere gli assi tradizionali delle manifestazioni di strada e dai dintorni degli edifici sensibili” si legge nell’aggiornamento pubblicato nella sezione ‘Consigli ai viaggiatori’.

CHARLIE HEBDO PIRATATO – “Il sito del nostro giornale è stato piratato”. L’ha annunciato la redazione di Charlie Hebdo, il cui sito era inaccessibile dalla mattina del 19 settembre. Intanto la rivista va a ruba nelle edicole, mentre la pagina Facebook è sommersa di commenti, sia positivi che negativi, sulle caricature pubblicate.

COMUNITA’ MUSULMANA CONVOCATA – Il ministro dell’Interno francese Manuel Valls ha convocato alle 12 del 19 settembre i principali rappresentanti della comunità musulmana in Francia, come ha riferito il presidente del Consiglio francese del culto musulmano, Mohammed Moussaoui.  All’incontro saranno presenti, oltre al citato Moussaoui, il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, e dei rappresentanti dell’Unione delle organizzazioni islamiche in Francia, gruppo ritenuto vicino ai Fratelli musulmani.

APPELLO DELLA GRANDE MOSCHEA IN FRANCIA – Il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, ha annunciato ”la lettura di un messaggio in tutte le moschee” collegate a quella centrale parigina, durante la grande preghiera del venerdì, contenente un ”appello alla riflessione e alla calma”: “Vogliamo mostrare la verità dell’Islam di Francia, ‘ridare la parola ai musulmani di Francia, soli abilitati a parlare dell’Islam”.

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