PARIGI – “Barbarie”, “guerra contro la libertà”, “Attacco ripugnante”: lo choc dopo il sanguinoso attacco contro la rivista satirica francese, Charlie Hebdo, è riflesso nei titoli dei giornali francesi, alcuni dei quali sono coperti di nero.
“Siamo tutti Charlie”, ha titolato Liberation richiamando lo slogan utilizzato, subito dopo l’attentato, da moltissimi internauti e dalle migliaia di manifestanti che, per tutta la notte, si sono radunati nelle strade centrali di Parigi. “Libertà assassinata”, ha scritto il quotidiano conservatore Le Figaro, pubblicando le foto di sei delle vittime, il direttore Charb e Cabu, Honore Tignous, Wolinski e il giornalista Bernardo Maris.
In un editoriale titolato “La guerra”, il direttore del giornale parla di “una vera e propria guerra, non condotta da assassini nell’ombra, ma da killer metodici e ben organizzati, la cui ferocia tranquilla gela il sangue”. Les Echos parla invece di “barbarie” e pubblica l’ultima vignetta di Charbie.
Le prime pagine della stampa estera