ROMA – Il cranio deturpato per sempre che si vede nella foto è quello di una ragazzina di neanche 20 anni che meno di un anno fa, una sera di febbraio, voleva solo lasciare l’uomo con cui viveva. Chiara Insidioso Monda è la giovane di 19 anni che dopo 9 mesi di coma ha dato qualche timido segnale di risveglio, la speranza che un giorno, dopo una lunghissima terapia, possa riappropriarsi di qualche brandello della sua vita. La foto, forte e impressionante, l’ha voluta rendere pubblica il padre, e possiamo solo immaginare con quale tormento. Il motivo lo spiega lui stesso, Maurizio Insidioso, attraverso Facebook:
«Ma visto che ora mancano poche ore dalla sentenza su quell’essere … voglio pubblicare la foto di come è stata ridotta Chiara… solo per ricordare che la vittima sarà per sempre lei… e soprattutto che lei non avrà possibilità di scegliere il modo in cui guarire…. mentre lui ha possibilità su possibilità grazie alle nostre leggi che difendono questi esseri senza dignità!!!».
Nelle prossime ore c’è infatti l’udienza del processo contro Maurizio Falcioni, accusato di tentato omicidio. Trentacinque anni, muratore, con precedenti penali. Viveva insieme a Chiara, una ragazza dolce e con qualche disturbo cognitivo. Lei però voleva lasciarlo: Maurizio aveva già dato prova della sua indole violenta, tanto che il padre della ragazza aveva presentato esposti in precedenza. Quella sera di febbraio esplode la violenza, siamo in un appartamento di Casal Bernocchi, periferia romana. Maurizio, secondo l’accusa, picchia selvaggiamente la ragazza “fino a ridurla a un vegetale”, diranno poi i medici. Poi chiede aiuto ai vicini, sostenendo un’inverosimile caduta dalle scale. I vicini la vedono, in un lago di sangue, e l’immagine che devono aver visto doveva essere ben più forte di quella che oggi pubblica su Facebook il papà di Chiara.
Con una tenacia su cui pochi avrebbero scommesso Chiara da qualche settimana dà segni di ripresa. Non era affatto scontato che sopravvivesse, anzi. I medici dell’ospedale San Camillo hanno spiegato che “Chiara aveva un ematoma dovuto alle percosse, e per questo è stata eseguita una craniectomia decompressiva. In seguito la ragazza ha iniziato un percorso interno di riabilitazione, che comprende la fisioterapia a letto, e le stimolazioni sensoriali. I parenti le sono sempre stati molto vicini”.
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