ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Ancora un rinvio per la partenza della Costa Concordia: la nave partirà dal Giglio mercoledì per Genova. Ma non è colpa del maltempo, o almeno non del tutto. Oltre all’incognita meteo ci sono infatti anche i lavori sul relitto, che non sono ancora terminati. Dall’acqua devono ancora riemergere tre metri di scafo e c’è ancora da fissare uno dei cassoni di poppa che consentono il rigalleggiamento. Tra l’altro, a causa del vento forte durante la notte, i lavori si sono dovuti fermare. Al momento la Concordia è riemersa di quasi 11 metri e il Ponte 4 è interamente fuori dall’acqua.
Intanto, mentre i bollettini meteo non danno certezze, nuvole gonfie di pioggia si addensano sul Giglio. I ritardi sull’avanzamento dei lavori potrebbero aver salvato la Concordia da un altro naufragio perché la Concordia, nonostante gli sforzi degli ingegneri, è pur sempre un relitto sostenuto da 30 cassoni d’acciaio pieni d’aria che non potrebbe certo affrontare venti troppo forti e onde alte più di due metri e mezzo.
Se durante il viaggio verso Genova il mare e il vento dovessero alzarsi e mettere in pericolo la navigazione del corteo funebre che accompagna la nave al suo funerale, la Concordia virerà a Est, verso la costa toscana per navigare in acque più riparate. Il che non significa, ha subito precisato Costa, che ci sia l’ipotesi di una sosta, seppur temporanea, in un porto intermedio quale potrebbe essere Livorno o La Spezia. Anche perché non sarebbero neppure in grado di ospitarla dal momento che la nave ha un pescaggio di 18,5 metri che in navigazione diventeranno 20.
“In caso di problemi meteorologici – ha confermato uno dei responsabili del progetto, l’ingegner Sergio Girotto – il convoglio si porterà vicino a terra. Sarà una navigazione a ridosso ma non c’è alcuna possibilità di un ingresso in altri porti”.
Problemi in ogni caso che verranno affrontati più avanti, quando la nave avrà finalmente lasciato il Giglio. Mercoledì se tutto va bene: l’arrivo a Genova è previsto dopo quattro giorni di navigazione. Un convoglio di 14 navi scorterà la Concordia, guidato dal rimorchiatore olandese Blizzard affiancato dal Resolve Earl, proveniente dalle Vanuatu. In funzione antincendio saranno disposti i rimorchiatori Garibaldo e Red wolf. Mentre per il monitoraggio ambientale saranno impiegati il rimorchiatore Afon Cefni, la nave per recupero sversamenti armonia e la gemella Ievoli white, l’acqua azzurra per il recupero di materiali. La barca a vela Kidan monitorerà il passaggio dei cetacei attraverso il satellite. Completano il corteo la nave Fourcault, dotata di elicottero, per l’alloggiamento dei tecnici, la motobarca di supporto k4, il pontone con gru Ciclope trainato dal rimorchiatore Franco p, il rimorchiatore Voe Earl. Oltre a due motovedette e nave Diciotti, l’ammiraglia della Guardia Costiera arrivata oggi davanti al Giglio. Spetterà a lei il controllo della zona rossa di tre miglia tutta attorno alla nave, affinché l’ultimo viaggio sia davvero l’ultimo.
(Foto Ansa)