BUENOS AIRES – Il premier Giuseppe Conte posta una foto sorridente accanto al presidente Usa Donald Trump e immediatamente Salvini commenta: “Mi piace tanto”, con tanto di faccina sorridente. Il siparietto su instagram si consuma mentre Conte è al G20 di Buenos Aires.
Da Buenos Aires arrivano intanto segnali di distensione tra l’Italia e l’Ue sulla manovra con il premier Giuseppe Conte che si dice “ottimista” sulla possibilità per l’Italia di evitare una procedura di infrazione. Le sue parole arrivano dopo quelle di Juncker che ha parlato di progressi in una conferenza stampa a margine del G20: “Non si deve drammatizzare la questione dell’ipotesi di infrazione all’Italia” ha detto il presidente della Commissione europea. “Stiamo facendo progressi”. “Ho incontrato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte a Bruxelles, e lo incontrerò ancora qui”, ha ricordato ancora Juncker.
“Non siamo in guerra con l’Italia, l’atmosfera è buona“, ha assicurato rispondendo a una domanda sulla trattativa sulla manovra. “Siamo con l’Italia – ha aggiunto ancora Juncker- se l’Italia è con noi”.
A parlare è anche il commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici. Rispondendo alla domanda se l’Italia possa ancora evitare la procedura di infrazione a causa della manovra, anche Moscovici si è detto ottimista: “Vedo segnali che mi fanno pensare che ora sia possibile”, dove “c’è la volontà c’è la soluzione”. “I toni sono cambiati, il clima è cambiato – ha aggiunto – ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive”.
Poi sul rischio di una procedura sulla manovra per l’Italia: “La palla è all’Italia, abbiamo bisogno di vedere una riduzione del deficit concepita in modo credibile. Non voglio fare numeri, quello che le regole chiedono è noto”, ha affermato Moscovici.
Pronta la replica del premier Conte: “Le nostre azioni sono credibili”. Ad ogni modo, ha aggiunto il premier, “sono fiducioso in un accordo” con l’Ue, “stiamo facendo passi avanti in queste ore”. “L’obiettivo è realizzare quelle riforme che sono fondamentali per la nostra politica economica. I numeri sono l’ultima cosa”, ha aggiunto il premier sottolineando che “i dati sul Pil dimostrano che “dobbiamo fare una manovra di segno diverso, non di segno recessivo. Dobbiamo crescere e quindi rafforzare il piano degli investimenti”.
“Una procedura d’infrazione non è auspicabile, perché ci metterebbe in difficoltà e può creare fibrillazione” sui mercati. “Stiamo lavorando per evitarla, fermo restando che crediamo di essere nel giusto”, ha affermato il presidente del Consiglio. “Sono assolutamente fiducioso in un accordo – ha concluso Conte -. Il clima è proficuo, operativo, costruttivo”.