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Coronavirus, la FOTO della paziente estubata dall’ospedale di Genova: “State a casa”

GENOVA  – Per convincere le persone a stare a casa l‘Ospedale Policlinico San Martino di Genova pubblica sul proprio profilo Facebook la foto di una paziente, per fortuna appena estubata.

Non si distingue il volto della donna, opportunamente nascosto per ragioni di privacy, ma a testimoniare il dramma vissuto parlano i molti macchinari e la bardatura totale ormai tristemente nota dei medici al suo fianco, in posa assieme a lei con il pollice alzato. “Volete trovarvi nelle condizioni di questa paziente (appena estubata)? No?! e allora statevene A C.A.S.A! Perché diversamente l’unica corsa che farete sarà verso il reparto di rianimazione”, è il messaggio sul social del San Martino.

E proseguono intanto senza sosta le ricerche sul coronavirus. Un team di ricercatori ha simulato in che modo una persona infetta potrebbe diffondere il virus nell’aria e sulle superfici di plastica, cartone, acciaio inossidabile e rame.

In seguito hanno determinato per quanto tempo in quegli ambienti il virus è rimasto contagioso.

Il risultato: Codiv-19 rimane più stabile su plastica e acciaio rispetto a cartone o rame. Tracce del virus infatti sono state rilevate su plastica e acciaio fino a tre giorni dopo la contaminazione.

SARS-CoV-2 è sopravvissuto sul cartone per un giorno al massimo. Sul rame, la superficie più ostile analizzata, è durato solo quattro ore. Il team ha scoperto che il virus può rimanere in circolo nell’aria per almeno tre ore.

Fonte: Ansa

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Foto Ansa
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