RECIFE – Gervinho decisivo, la Costa D’Avorio rimonta il Giappone di Zaccheroni e vince 2-1. Il romanista è stato il vero protagonista della vittoria degli ‘Elefanti’ sul Giappone che, per un’ora abbondante, ha accarezzato il sogno di aggiudicarsi la prima sfida del Gruppo C dei Mondiali brasiliani.
Gli ivoriani, in campo con una sgargiante tenuta arancio, hanno rischiato prima di perdere, sotto un acquazzone tropicale, ma nella ripresa hanno trovato la forza (e la fortuna) per ribaltare un punteggio che li avrebbe penalizzati più del dovuto.
I ‘Samurai’ erano passato in vantaggio poco dopo il quarto d’ora, grazie a una combinazione sull’asse Inter-Milan: il nerazzurro Nagatomo serve il rossonero Honda, che insacca con una gran botta di sinistro, mandando il pallone a collocarsi sotto la traversa.
Sembra il preludio a una serata di gloria, per i nipponici, che sfiorano un altre circostanze il gol, ma rischiano anche sulle ripartenze degli africani. La partita è bella e molto veloce, ma anche piena di errori da una parte e dell’altra.
Al 21′ grande azione di Yoshida che, sulla destra, penetra in area e impegna il portiere Barry Copa, in una respinta a mani aperte. Lo stesso estremo difensore ivoriano deve intervenire un minuto dopo su una conclusione di Honda.
Yaya’ Tourè al 24′, sempre su punizione, sfiora l’incrocio e si morde le mani, perchè il pallone aveva dato l’impressione di potersi insaccare. Al 36′ Baba evita lo 0-2, deviando in extremis un tiro di Honda.
Si arriva così alla ripresa e ai 2′ di follia dei giapponesi: al 18′ Lamouchi inserisce Drogba e l’ingresso in campo del vecchio leone è di buon auspicio per i compagni che, un minuto dopo, grazie a un cross di Aurier girato di testa da Wilfried alle spalle del portiere, pareggiano i conti.
Passano solo 2′ e Kawashima capitola ancora, questa volta su incornata di Gervinho, che raccoglie il solito cross preciso dalla destra di Aurier. Una punizione da 30 metri di Drogba, al 36′, impegna in tuffo il portiere giapponese. Al 40′ lo stesso Drogba fallisce il colpo del ko, sfiorando il palo con una specie di rigore in movimento.
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